Due allenatori di calcio, Rafa Benitez e Maurizio Sarri, che per formazione, carriera e stipendi costituiscono due casi agli antipodi.
Diversi in tutto anche nel modo di vestire. In un solo anno di contratto con il Napoli l’allenatore spagnolo ha guadagnato tante volte più di Sarri nell’intera carriera.
Nella carriera di Benitez le dimissioni in Italia con l’Inter di Milano, in quella di Sarri numerose con più squadre. Nel nostro calcio dimettersi equivale a rinunciare ai soldi previsti dal contratto, farsi esonerare comporta invece il rispetto economico del contratto fino alla scadenza.
GLI ESORDI
Benitez calcisticamente è un prodotto del vivaio del Real Madrid, dove però non riuscirà mai ad arrivare alla prima squadra. Nel 1982 ottiene la laurea in Scienze Motorie pur continuando a giocare. Nella stagione 1985-1986 a causa di numerosi infortuni decide di porre fine alla sua carriera da giocatore per dedicarsi a quella da allenatore
Maurizio Sarri è figlio di operai toscani, il padre lavorava alla Italsider di Bagnoli, quartiere di Napoli. Cresciuto a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, da giovane coltiva la passione di calciatore dilettante ed trova lavoro come dirigente per la Montepaschi prima in Toscana, poi a Londra, poi in Svizzera e Lussemburgo. Nel 1999 rientra in Italia e alla guida del Tegoleto, lascia il lavoro di bancario per dedicarsi esclusivamente alla carriera di allenatore.
«Ho scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratis. Ho giocato, alleno da una vita, non sono qui per caso. Mi chiamano ancora l’ex impiegato. Come fosse una colpa aver fatto altro. »
Rafa l’internazionale
Benitez fa esperienza con le formazioni Giovanili del Real Madrid dal 1986 al 1991, vincendo 6 trofei. Nel 1989 ottenne il patentino da allenatore e nell’estate del 1990 insegna alla UC Davis in California. Dal 1991 al 1995 allena prima gli Under 19 del Real Madrid e poi il Real Madrid B. La sua prima esperienza da allenatore fuori del Real Madrid è con il Real Valladolid per la stagione 1995-1996 in massima serie,dove viene esonerato dopo aver ottenuto 2 vittorie in 23 partite, con la squadra all’ultimo posto. Nella stagione seguente passa all’Osasuna, in seconda serie, ma anche questa esperienza si conclude precocemente con un esonero dopo nove gare di campionato.
Nel 1997 viene ingaggiato dall’Extremadura e guida la squadra alla promozione in massima serie, chiudendo il campionato da secondo in classifica , con 23 vittorie in 42 partite. L’anno seguente retrocede. Nel 2000 viene assunto come allenatore del Tenerife e ottiene una nuova promozione in Liga, chiudendo il campionato al terzo posto
Nell’estate nel 2001 viene ingaggiato dal Valencia. Nel corso della stagione compie il suo più grande capolavoro tattico, utilizzando un modulo di gioco innovativo: il 4-2-3-1. Il nuovo modulo segna una svolta nella stagione che si conclude con la vittoria della Liga. Nella stagione successiva la squadra non riesce a difendere il titolo di campione di Spagna chiudendo il campionato al quinto posto. Guida poi il Valencia al sesto titolo nazionale e al secondo personale, e vince il primo trofeo europeo con l’affermazione in Coppa UEFA. Vince il premio come allenatore dell’anno dalla Uefa per la stagione 2003-2004.
Nella stagione 2004-2005 si trasferisce al Liverpool che termina con un quinto posto nella Premier League e con un secondo nella Football League Cup. In UEFA Champions League Benítez compie un capolavoro tattico battendo il favoritissimo Milan. Con questa vittoria, Benítez diventa il solo allenatore ad aver vinto la Coppa UEFA e la Champions League in due stagioni consecutive con due squadre differenti. Vince poi la Supercoppa Europea battendo i russi del CSKA Mosca con il punteggio di 3-1.
Inter e Chelsea
Il 10 giugno 2010 diviene l’allenatore dell’Inter, sostituisce José Mourinho, l’allenatore che aveva guidato i nerazzurri alla conquista del triplete
Il 21 agosto i nerazzurri si impongono sulla Roma per 3-1 aggiudicandosi la Supercoppa italiana, il 18 dicembre 2010 conquista la Coppa del Mondo per club, battendo in finale per 3-0 i congolesi del TP Mazembe; cinque giorni dopo, con deludenti risultati in campionato, la società milanese, annuncia la risoluzione consensuale del rapporto con il tecnico .
Il 21 novembre va ad allenare il Chelsea. La prima parte della stagione si rivela fallimentare. Il Chelsea campione d’Europa in carica esce nella fase a gironi di Champions League. Per la prima volta nella storia la detentrice del trofeo esce nella fase a gironi. Al termine della stagione, Benitez conduce il Chelsea al terzo posto in Premier League e, il 15 maggio 2013, alla conquista dell’Europa League. Grazie alla vittoria contro il Benfica insieme a Giovanni Trapattoni, diventa l’unico allenatore a vincere il trofeo con due squadre diverse.
Sarri: il provinciale
Inizia con due squadre di seconda categoria, Stia e Faella. Dopo tre stagioni compie il salto andando ad allenare in Promozione e ottiene i primi risultati positivi. Nel 2000 è scelto dalla Sansovino, che porta in tre stagioni dall’Eccellenza alla Serie C2, vincendo playoff e Coppa Italia Serie D nella stagione 2002-2003. Nel 2003, in seguito alla vittoria della Coppa Italia Serie D riceve la deroga per allenare in Serie C2 e il presidente della Sangiovannese lo prende a guida della squadra. All’esordio nel calcio professionistico ottiene la promozione in C1 nel 2003-2004 e l’ottavo posto nel successivo. Il luglio 2005 firma col Pescara ed esordisce in Serie B, portandola all’undicesimo posto. Il 30 giugno 2006 si dimette. Il 31 ottobre passa all’Arezzo dopo l’esonero di Antonio Conte (l’ex juventino nelle prime 9 gare aveva conquistato 5 punti, senza vincere). In Coppa Italia l’Arezzo raggiunge i quarti di finale, eliminando il Livorno che militava in Serie A, venendo poi eliminato dal Milan. Il 13 marzo 2007 è esonerato lasciando l’Arezzo all’ultimo posto in classifica.
Nel luglio ha una brevissima esperienza con l’Avellino: si dimette il 23 agosto senza cominciare il campionato di Serie B, ritenendo di non poter lavorare in quella che viene da lui descritta come una situazione priva di organizzazione. A dicembre va ad allenare l’Hellas Verona in Lega Pro Prima Divisione. Il 28 febbraio 2008 è esonerato.
Nel settembre dello stesso anno allena il Perugia in Prima Divisione e viene esonerato nel febbraio 2009. Allenerà poi il Grosseto nelle ultime 11 giornate di campionato e nel luglio 2010 è ingaggiato dall’ Alessandria. Il 24 giugno 2011 Sarri si dimette e in luglio firma col Sorrento che milita nel campionato di Lega Pro 2011-2012. Il 14 dicembre è esonerato.
Il 25 giugno 2012 firma un contratto con l’Empoli militante in serie B. Dopo 9 giornate si ritrova in ultima posizione con solo 4 punti totalizzati, ma dopo alcune settimane la squadra comincia la rimonta e chiude al quarto posto.
Nella stagione 2013-2014 l’Empoli finisce al secondo posto, ed è promosso in Serie A. Nella stagione 2014-2015 conquista la salvezza con 4 giornate d’anticipo. L’ Empoli viene considerata la rivelazione del campionato. Il 4 giugno seguente si dimette, nonostante avesse altri due anni di contratto col club toscano.
L’arrivo a Napoli
Rafa Benitez il 27 maggio 2013 viene ingaggiato come allenatore del Napoli con contratto a 3,5 milioni di euro netti a stagione.
Debutta sulla panchina azzurra il 25 agosto 2013, alla prima di campionato, con una vittoria sul Bologna.
Il 3 maggio2014 vince il primo trofeo con il Napoli, conquistando la Coppa Italia. Ma la partita sarò ricordata per gli scontri avvenuti fuori dallo stadio tra tifosi napoletani e della Roma, che portano all’uccisione del giovane Ciro Esposito. Conclude la sua prima stagione con la società partenopea portando la squadra a un terzo posto in campionato, seguito al secondo ottenuto l’anno precedente da Mazzarri, con qualificazione ai preliminari di Champions League.
Nella nuova stagione la squadra non riesce a ripetere il buon inizio di stagione ed esce quasi banalmente nei preliminari di UEFA Champions League contro l’Athletic Bilbao retrocedendo così in Europa League. Moltissime polemiche nascono sulla dichiarazione dell’allenatore che prima della sfida dichiara che un’eventuale eliminazione non sarà un dramma. Ma in termini di minori introiti la non qualificazione alla fase a gironi è valutata intorno ai 40 milioni. Il 22 dicembre vince la Supercoppa italiana contro la Juventus, secondo successo personale in questa competizione e decimo trofeo complessivo in carriera, a parte i titoli nazionali. Questo trofeo sarà l’unica consolazione stagionale, poiché la squadra partenopea conclude l’annata con un picco discendente che la porta al quinto posto in campionato. Esce in semifinale sia in Coppa Italia che in Europa League con prestazioni molto deludenti.
Con il contratto in scadenza a giugno, il 28 maggio, in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis, Benítez annuncia la scelta di abbandonare la guida tecnica del Napoli dopo due anni.
Per la prima volta nell’era di presidenza De Laurentis, complice il mancato ingresso in Champions, il bilancio del Napoli è in rosso si assiste a un deprezzamento del valore di numerosi calciatori. Ma Benitez il 3 giugno 2015 è premiato firmando un contratto triennale da 5,2 milioni di euro netti a stagione come nuovo tecnico del Real Madrid
L’11 giugno Maurizio Sarri firma col Napoli: il contratto è annuale con opzione per il secondo e ingaggio da 900.000 euro a stagione in pratica un quarto del contratto che fu riservato a Benitez . Dopo i primi risultati deludenti il Napoli inizia a esprimere forse il miglior calcio della serie A con risultati positivi a raffica. Si inizia a parlare della favola Sarri e il Napoli a fine novembre è in vetta alla classifica della serie A per la prima volta dopo venticinque anni grazie alla guida del “provinciale” Sarri e al ritrovato affiatamento con i calciatori. Si sprecano i paragoni con Arrigo Sacchi, ma Sarri rivitalizza un parco giocatori depresso sia come valore tecnico che commerciale. Prima che dal Napoli era stato contattato dal Milan ma l’orientamento politico del toscano sembrerebbe aver dissuaso dal suo ingaggio.