La sensualità ricercata e l’avvolgente vocalità black-soul di Sara Laure tornano a corroborare di pathos ed eleganza la sua mission “Women Empowerment” in “Voilà”. Di questo brano e della sua musica, Sara Laure ne parlerà nell’intervista che abbiamo realizzato per la trasmissione odierna di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine.
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Il brano
Un impegno, quello della giovane e talentuosissima cantautrice italo-africana, nato dall’intreccio di vocazione, inclinazione personale ed esperienze di vita vissuta, che l’ha portata ad esprimere, attraverso le sue release, i gap quotidiani cui, ancora oggi, molte donne si ritrovano dover far fronte.
Raccontarsi per raccontare; questo il concetto chiave del successo della brillante queen del pop-soul italiano, che dopo aver dimostrato un’impeccabile ed esplosiva miscela di attitudine, carisma, sensibilità e groove in “Prima Donna” ed aver dissipato la fitta coltre di giudizi e preconcetti sull’estetica femminile in “Habit serrée”, scardinando la sempre più comune e deleteria analogia tra esposizione mediatica consapevole ed oggettivazione del corpo della donna, fa centro con un pezzo volto a smantellare un altro cliché ancora troppo radicato nella cultura globale, che è possibile riassumere nella locuzione tedesca “Für eine Frau machst du das aber ganz gut” (“Te la sbrighi bene, per essere una donna”).
L’ospite di oggi, Sara Laure
Sara Laure, pseudonimo di Sara Laura Roldo, è una brillante cantautrice italo-africana nata ad Isola della Scala (VR) da madre africana e padre italiano. Appassionata di musica fin da piccolissima, al punto da aver appreso le melodie delle canzoni che ascoltava ed essere in grado di riprodurle ancor prima di articolare parole e frasi, studia clarinetto alcuni anni e si avvicina al canto formandosi in diversi celebri Istituti veneti, tra cui il CSM.