Arabesque e sonorità hanno incantato gli spettatori nel cortile del Maschio Angioino
L’università Parthenope in collaborazione con l’AIESEC di Napoli ha presentato un evento multiculturale che conclude Mediterraneo 2010.Tra le magiche atmosfere delle danze tipiche sudamericane, e la folkloristica capoeira, primeggia tra tutte la danza del ventre. Le sinuose allieve del Centro Danza Arabesque magistralmente coreografate e dirette dalla maestra Eddy Sham hanno incantato gli spettatori nel cortile del Maschio Angioino, sede della Università. La danza del ventre oltre ad esaltare la femminilità del corpo ha anche dei benefici fisici e mentali’ – dice Eddy – ‘Oltre al rilascio delle tensioni, le danzatriciacquisiscono una nuova consapevolezza corporea, un vero e proprio senso di rinascita e riscoperta della propria femminilità. Ogni donna dovrebbe provare la danza del ventre poiché tramite questa si prende coscienza del proprio corpo, scevro così da qualsivoglia stereotipo comune. Non importa la rotondità del corpo; quello che conta è l’espressività e la sensualità. Attraverso questa danza vengono espresse le emozioni abitualmente trattenute – dolcezza, gioia malinconia, rabbia – grazie al simbolismo suggestivo che imita le forme più svariate come cerchi, otto, onde, gabbiani che in modo quasi ipnotico fissano l’attenzione di chi le segue’. ‘E’ una sorpresa per molti’ – continua Eddy – ‘che la danza del ventre non sia nata come spettacolo ma come danza per esaltare riti religiosi. ‘Chi osserva una danzatrice’ – commenta Eddy – ‘spesso resta affascinato da questa forma propria di espressività artistica. Per quanto la danza del ventre sia soggetta alla interpretazione personale, alla base vi è una rigida tecnica ginnica il cui apprendimento richiede anni ed anni di studio e pratica’. Chi ha avuto il piacere di assistere allo spettacolo nel cortile della Partenope, è rimasto incantato dalle danzatrici che con le morbide e sensuali movenze del corpo e delle braccia hanno portato l’immaginario comune in un mondo fantastico. Grazie anche alla musica orientale live eseguita dal M° Rosario Scotti di Carlo alla Darbuka in duo con El Khalil (voce, Oud e Tar), Eddy Sham e le sue allieve hanno pervaso l’aria con un grande senso di rilassamento e serenità rischiarando il grigiore di un usuale pomeriggio di maggio.