(Adnkronos) – Dargen D’Amico riscuote consensi dopo la prima serata del Festival di Sanremo 2024. Non solo per l’esibizione con Onda Alta, la canzone che richiama il tema dei migranti e dei viaggi della speranza, ma anche per l’appello contro la guerra a Gaza e a favore di un ”cessate il fuoco”. Le parole dell’artista, con musica e senza, hanno lasciato il segno.
“Dopo la prima serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo andata in scena ieri sera, voglio ringraziare di cuore l’artista Dargen D’Amico per aver menzionato da un palco così prestigioso la drammatica situazione dei bambini e delle bambine che vivono in zone di conflitto”, dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef per l’Italia. “E’ di fondamentale importanza ricordare che più di 500 milioni di bambini, dall’Ucraina a Gaza, dal Sudan al Myanmar, dalla Siria allo Yemen, in questo preciso istante si trovano ad affrontare la dura realtà della guerra, senza cibo né acqua, al freddo e senza un riparo – conclude – Grazie di cuore a Dargen per questo importante messaggio e al conduttore Amadeus per aver dato prezioso spazio a parole così significative in questo tragico momento storico per i più piccoli come non si vedeva dal 1946”.
In Vaticano c’è un cardinale da sempre fedele a Sanremo. Gianfranco Ravasi, già ‘ministro della Cultura’ del Vaticano, segue da tempo il festival della canzone italiana. Dopo la prima puntata, le sue preferenze vanno a Dargen D’Amico e ad Alessandra Amoroso. Il porporato su X riporta in particolare il refrain del rapper cantautore nella sua ‘Onda alt’: “C’è una guerra di cuscini ma cuscini un po’ pesanti se la guerra è dei bambini La colpa è di tutti quanti abbiamo cambiato le idee abbiamo cambiato leader ma la madre e le altre donne non hanno niente da ridere”.
Tra gli ammiratori di D’Amico anche Don Bruno Maggioni, sacerdote comasco famoso in tutta Italia perché dopo avere unito in matrimonio gli sposi spesso e volentieri intrattiene amici e parenti cantando le canzoni dei Ricchi e Poveri in chiesa. “Che belle voci – dice all’Adnkronos il prete-artista -. Ho ritrovato i miei Ricchi e Poveri di cui sono un fan sfegatato. Siamo stati insieme sul lago di Como. La loro popolarità travolge i cuori e quando ai matrimoni canto le loro canzoni la gente si riempie di gioia. Le loro canzoni Trasmettono una gioia contagiosa”. Ieri sera però don Bruno più che cantare ha ascoltato.
“Condivido il giudizio della giuria. Personalmente mi piace Dargen D’Amico: per i suoi contenuti umani; porta a Sanremo i problemi reali”. Meriterebbe il podio? “Sì ma magari dovrebbe vincere una canzone come dire più ‘leggera’, di ‘evasione’, una canzonetta, perché il Festival – osserva don Maggioni – è anche il luogo dove rilassare la mente senza troppi pensieri”. A D’Amico, sui social, sono arrivate anche critiche. C’è chi l’ha accusato di populismo e chi ha visto nel messaggio un tentativo strumentale addirittura per andare a segno nel Fantasanremo, il gioco parallelo al Festival. A spegnere eventuali polemiche provvede Amadeus: “
“Ho condiviso totalmente quello che ha detto Dargen. Ha detto una cosa bellissima. E’ partito dai bambini che sono sacri e purtroppo ci sono bambini fortunati e altri, come ha detto lui, che sono sotto la minaccia di questa ‘onda alta’. Ha fatto quindi benissimo a ricordarlo”.
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