Per lo Svimezpersoste ancora un grande ‘flusso migratorio’ per curarsi dal sud verso il nord. Le famiglie soffrono e pagano ?
“Nel 2007 quasi centonovantasettemila meridionali sono emigrati nel Centro-Nord per curarsi, contro i quarantanovemila che hanno fatto il viaggio in senso inverso. Il rapporto tra emigrazioni dal Sud e immigrazioni sale a cinque se si considerano i ricoveri in regime di day hospital”. E’ quanto emerge dallo studio di Federico Pica e Salvatore Villani sui costi standard della sanità pubblicato sulla Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez edito da Il Mulino diretto da Riccardo Padovani.”In testa alla classifica delle migrazioni sanitarie – sottolinea la ricerca – la Calabria (indice di mobilità pari a 0,2 contro una media nazionale di 1, in coda la Lombardia (2,27)”. Riguardo ai ricoveri ordinari, “Lombardia ed Emilia Romagna registrano gli indici più elevati (con immigrazioni di pazienti nettamente superiori alle emigrazioni), pari a 2,27 e 2,18, seguiti dalla provincia di Bolzano(1,69), da Toscana(1,60), Veneto (1,45) e Friuli Venezia Giulia (1,32)”. Passando al day hospital, “la situazione appare ancora più accentuata: l’Ism del Mezzogiorno è fermo a 0,22 contro il 4,60 del Centro-Nord. L’indice più elevato in Toscana (2); a seguire, la provincia di Bolzano (1,8), Lombardia (1,7), Emilia Romagna (1,66), Lazio (1,52)”. Lo studio sottolinea ancora che “è necessario definire chi paga che cosa, o lo Stato o i pazienti. E’ evidente che ognuno ha il diritto di ricercare il luogo del trattamento sanitario che ritenga piu’ efficace; il problema è stabilire se il maggior costo derivante dalla scelta sia a carico dello Stato o del cittadino”.”La palla – si legge ancora nello studio – passa quindi allo Stato. Con due ipotesi: se lo Stato ritiene che i maggiori costi nella Regione di emigrazione rientrino nei livelli essenziali delle prestazioni, i Lep, devono essere coperti con risorse aggiuntive dallo Stato stesso. Se invece lo Stato ritiene che tali costi siano extra Lep, saranno a carico del cittadino che ha scelto di migrare”.