Gay: San Pietro, protestano in topless; “fustigate”: una fedele particolarmente solerte, al grido di “diaboliche” e di “sei il diavolo, capisci!” ha iniziato a colpire con l’ombrello una delle manifestanti
Clamorosa protesta ieri a San Pietro. Quattro attiviste ucraine del gruppo Femen si sono spogliate restando in topless durante l’Angelus del Papa per manifestare a favore dei diritti dei gay. L’insolita protesta ha avuto luogo accanto al grande albero di Natale della piazza. Le quattro, che sui loro corpi avevano tracciato la scritta “In Gay We Trust”, sono state fermate brevemente dai carabinieri. Tra loro c’era la leader del gruppo, Inna Shevchenko. I fedeli non hanno “apprezzato” il gesto delle femministe e hanno insultato le donne. Una fedele particolarmente solerte al grido di “diaboliche” e di “sei il diavolo, capisci!” ha iniziato a colpire con l’ombrello una delle ucraine trattenuta da una poliziotta. Il provocatorio spogliarello coincide con la manifestazione in Francia contro l’intenzione del governo di legalizzare i matrimoni e le adozioni per le coppie omosessuali. Il gruppo femminista Femen negli ultimi anni e’ stato protagonista di numerose proteste in topless in Russia, Ucraina e a Londra, per lo piu’ per denunciare la corruzione. Nel novembre 2011 c’era gia’ stato un tentativo di cinque attiviste ucraine di denudarsi in piazza San Pietro, ma solo una c’era risucita prima dell’intervento delle forze dell’ordine. Intanto, sempre ieri la manifestazione contro le nozze e le adozioni da parte dei gay in Francia ha raccolto nelle strade di Parigi 340.000 persone, secondo la prefettura, mentre per gli organizzatori sono state almeno 800.000. La legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso è uno delle promesse fatte dal presidente Francois Holande in campagna elettorale e malgrado l’opposizione della chiesa e di molti francesi non intende rinunciarci. Il testo della proposta di legge sarà esaminata a fine mese in Parlamento e Hollande vuole che sia legge entro giugno. “Tutti i vescovi sono in piena comunione con le affermazioni del cardinale Ving-Trois a Lourdes, per ribadire la loro opposizione al cosiddetto matrimonio per tutti”. Lo afferma il portavoce della Conferenza Episcopale Francese, monsignor Bernard Podvin, che sottolinea ai microfoni della Radio Vaticana la piena legittimita’ della grande manifestazione che si e’ tenuta oggi a Parigi contro il cosiddetto “Matrimonio per tutti”. “La questione – rileva monsignor Podvin – ha un forte impatto sui valori della societa’ e le persone di buon senso sanno che la famiglia è una cosa che riguarda noi tutti, al di là dell’appartenenza o dei diversi orientamenti politici e religiosi; è ovvio che la Chiesa prenda una posizione esplicita: come potrebbe rimanere indifferente di fronte a questo movimento popolare?”. “Ma – tiene a precisare il portavoce dei vescovi francesi – non è lei l’organizzatrice di questo evento; i vescovi, in tutta liberta’ e con l’aiuto della preghiera, hanno scelto ognuno per conto suo se partecipare o meno”. “Sicuramente – conclude l’ecclesiastico – da parte della Chiesa Cattolica non c’e’ alcun desiderio di far polemica”.
Fonte: AGI