Il luogo è quello del Convento di San Domenico Maggiore a Napoli, con il suo cortile, il suo chiostro, il suo scalone monumentale, la biblioteca e la sala del Capitolo, il grande e il piccolo refettorio: un luogo che trasuda storia e bellezza riconsegnato al Comune di Napoli, gestito dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo dopo un lungo restauro nel 2012, trasformato in una piccola ‘fabbrica della cultura’ a pochi passi dalla Cappella Sansevero. Grandi esposizioni, piccole mostre, concerti, performance, eventi, reading si succedono ogni giorno ormai da anni: un’oasi felice in pieno centro antico a Napoli in vico san Domenico 18, a pochi passi dalla piazza più famosa nota per la chiesa, l’obelisco, il palazzo Marigliano che vi si affaccia dentro e la movida notturna. E’ questo il centro dal quale parte il progetto San Domenico_Piazza d’arti.
San Domenico_ Piazza d’arti: il progetto
E da qui, dopo il terribile lockdown dei mesi scorsi, si è deciso di ripartire, rianimando questo luogo e le attività che in esso possono trovare rinnovata ospitalità e nuove modalità di espressione. San Domenico_Piazza d’arti è il progetto che questa estate porterà il Convento al centro della quotidiana vita culturale cittadina con attività mattutine, pomeridiane e serali: le prove teatrali affidate con una partecipata manifestazione di interesse al comparto dello spettacolo dal vivo per rispondere alla grande crisi determinata dall’emergenza COVID-19; le presentazioni di libri, ora necessariamente all’aperto, organizzate al tramonto nel suggestivo chiostro; ‘Ripartenza in Comune’, una serie di incontri con le categorie professionali culturali e turistiche per ripensare e organizzare insieme un percorso di ripresa delle attività, a partire dall’analisi delle criticità del presente; gli aperitivi musicali in prima serata; musica, teatro e danza nel cortile grande selezionati tramite una procedura a evidenza pubblica che scade il 6 luglio; infine le mostre.
Le attività culturali post Covid
Le difficoltà sopraggiunte per la pandemia non ci hanno fermato. La necessità di accogliere e costruire programmi culturali alternativi che diano una risposta alle esigenze dei nostri comparti di riferimento è stata il nostro motore propulsore. Questa riapertura è il nostro contributo concreto alla ripartenza.
A questo si aggiunge il sano desiderio di socialità, nel rispetto delle misure anticovid, la necessità di ripartire e di farlo dai contenuti che solo la cultura e la bellezza di un posto magico come il Convento di san Domenico Maggiore ci potranno regalare. Con le attività dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli non ci siamo mai fermati veramente, sperimentando sui social a marzo e a aprile il palinsesto #NONFERMIAMOLACULTURA e il Maggio dei Monumenti on line, ma siamo emozionati ora di ritrovarci, anche se contingentati, fisicamente nei luoghi della cultura a nutrirci di cultura e bellezza – dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Eleonora de Majo.