(Adnkronos) – ”L’ammontare complessivo degli introiti derivati dalle sanzioni per violazione del Codice della strada nel 2022 risulta pari a 2 miliardi e 700 milioni di euro. E’ necessario porre fine al far west degli autovelox e il Mit sta procedendo dopo 13 anni a stabilire le modalità di uso e collocazione degli autovelox”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in occasione del ‘question time’.
“L’uso dell’autovelox è fondamentale se ha come finalità esclusiva la tutela della sicurezza e della circolazione e della salvaguardia della vita umana. Non certo per le esigenze di fare cassa da parte di qualcuno”, sottolinea il vicepremier. Sulle ferrovie, dice Salvini, ”stiamo spendendo una quantità di miliardi di euro che non ha precedenti nella storia della Repubblica.
Penso che questo numero di incidenti e di ritardi negli anni a venire possa sicuramente diminuire”. ”Nel 2022 i passaggi a livello erano 4.135, 41 in meno rispetto all’anno precedente. Nei prossimi anni – spiega – è prevista una soppressione di 58 passaggi a livello entro il 2023, altri 107 passaggi a livello nel 2024 e 144 nel 2025 e 165 nel 2026 e 292 dal 2026 a seguire. Un miglioramento per la sicurezza e la circolazione ferroviaria e automobilistica”.
”La sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori delle ferrovie è prioritaria per il governo e per il Mit – sottolinea – Nel contratto di programma fra Mit ed Rfi per il quadriennio 2022-2026 abbiamo previsto investimenti complessivi per 23 miliardi di euro per interventi sulla rete ferroviaria, di cui 13 miliardi destinati al potenziamento tecnologico infrastrutturale della rete e altri 5 miliardi per la manutenzione straordinaria e alla sicurezza e alla circolazione”.
Salvini spiega poi che ”lo scenario 2026 determinerà una riduzione dei tempi di percorrenza tra Milano centrale e Genova Piazza Principe di 19 minuti con un percorrenza stimata di 1 ora e 7 minuti. Post 2026 con il completamento del quadruplicamento sulla tratta Milano-Tortona il tempo di percorrenza tra Milano e Genova si ridurrà a meno di 1 ora”.
Il ministro parla anche del Ponte sullo Stretto di Messina durante il question time alla Camera, rispondendo ”a chi per ideologia è contrario alle piccole, medie e grandi opere”. ”L’Italia ha bisogno di più opere, non di meno opere, altrimenti andiamo in giro a cavallo”, afferma il vicepremier.
Il ministro fa quindi una ”riflessione sulla presunta correlazione negativa denunciata tra gli investimenti dedicati al Ponte sullo Stretto e quelli alle infrastrutture viarie e ferroviarie”. “Il ponte – ricorda – non ha un euro di finanziamento del Pnrr e si inserisce in un contesto dove stiamo investendo 30 miliardi per modernizzare le strade, autostrade e ferrovie in Sicilia e altri 30 miliardi in Calabria”.
—economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)