Il salutismo alimentare (o “salutismo nutrizionale”) è un approccio alla dieta che mira a selezionare e consumare solo alimenti considerati salutari o benefici per la salute e a evitare o limitare quelli considerati dannosi o poco salutari. Questa tendenza, se portata all’eccesso, può portare a una sorta di ossessione per gli alimenti sani e questa ossessione può portare a comportamenti alimentari estremi, come la scelta di una dieta molto restrittiva o la rinuncia a interi gruppi di alimenti.ù
Il salutismo alimentare è spesso associato ad altri stili di vita sani, come l’esercizio fisico regolare, il sonno sufficiente e la riduzione dello stress. Molti salutisti alimentari credono che questo approccio possa migliorare la salute generale e prevenire malattie come l’obesità, il diabete, le malattie cardiache e alcuni tipi di cancro.
Il salutismo alimentare può essere considerato un disturbo alimentare?
Il salutismo alimentare, in sé, non è considerato un disturbo alimentare riconosciuto a livello clinico, come ad esempio l’anoressia nervosa o la bulimia nervosa. Tuttavia, l’ossessione per la scelta degli alimenti sani può portare a comportamenti alimentari disfunzionali e alla riduzione eccessiva della dieta, con conseguente rischio di carenze nutrizionali e squilibri. In alcuni casi, il salutismo alimentare può essere associato ad altri disturbi alimentari, come la ortoressia.
L’ortoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per gli alimenti considerati sani e dalla tendenza a eliminare gradualmente gruppi di alimenti dalla dieta. Questo può portare a una dieta estremamente limitata e poco varia, con conseguenti carenze nutrizionali e problemi di salute.
Le persone con un disturbo alimentare sviluppano una preoccupazione eccessiva e compulsiva per l’alimentazione, che diventa un’ossessione che limita la loro qualità di vita e il loro benessere psicofisico.
Quali sono i sintomi dell’ortoressia?
Alcuni dei sintomi tipici dell’ortoressia possono includere:
- Preoccupazione costante per la qualità degli alimenti: la persona può trascorrere molte ore al giorno a pensare a cosa mangiare, a leggere le etichette degli alimenti e a cercare informazioni sulla loro composizione e provenienza.
- Limitazione estrema della dieta: la persona può eliminare interi gruppi di alimenti ritenuti non salutari, come ad esempio i carboidrati, i grassi o le proteine di origine animale. In alcuni casi, la dieta può essere così limitata da comportare carenze nutrizionali e problemi di salute.
- Rigidezza nelle abitudini alimentari: la persona può avere difficoltà a mangiare fuori casa o a socializzare in occasioni che insieme il cibo, per paura di non trovare opzioni salutari o di dover rompere le proprie regole alimentari.
- Disturbi gastrointestinali o sintomi di ansia: l’estrema limitazione della dieta può causare problemi di digestione, stitichezza o altri disturbi gastrointestinali. Inoltre, l’ossessione per il cibo sano può causare ansia o stress.
- Ridotta qualità della vita: l’ortoressia può interferire con la vita quotidiana della persona, limitandone la capacità di lavorare, studiare o socializzare.
La diagnosi di ortoressia richiede, com’è giusto che sia, la presenza di diversi sintomi e la valutazione di un professionista qualificato, come ad esempio uno psicologo o uno psichiatra. In caso di dubbi sulla propria alimentazione, è sempre consigliabile consultare un professionista qualificato.
In copertina foto di Jill Wellington da Pixabay