Salute femminile: arriva a scuola il congedo mestruale. Il Consiglio d’istituto del Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna ha istituito un permesso per le studentesse che soffrono di dismenorrea. Le assenze non saranno calcolate consentendo loro di raggiungere il numero minimo di presenze per la validazione dell’anno scolastico. Vediamo come funziona.
Cos’è la dismenorrea
La dismenorrea è una condizione dolorosa che insorge con l’inizio del flusso mestruale. E’ caratterizzata da forti dolori in forma di crampi nella zona pelvica, alla schiena e alle cosce. I dolori, che durano circa due giorni, sarebbero causati dalle contrazioni dell’utero e solo in rari casi da situazioni patologiche. A essi possono associarsi, nausea, diarrea e cefalea. Tale condizione spesso invalida le giovani che ne soffrono. Molte ragazze, nei primi giorni del ciclo, non riescono a portare avanti le loro attività quotidiane, fanno fatica a concentrarsi nello studio e, in alcuni casi, sono costrette a letto.
Salute femminile: come si richiede il congedo mestruale
Secondo la delibera del Consiglio d’istituto del liceo ravennate, per avere diritto al congedo mestruale, le studentesse devono esibire a inizio anno scolastico un certificato medico che attesti la loro dismenorrea. Sulla base della certificazione, le giovani hanno diritto ad assentarsi fino a due giorni al mese senza che le loro assenze siano calcolate. In questo modo, potranno raggiungere il numero di ore di lezione indispensabile per essere ammesse agli scrutini finali e non perdere l’anno.
Il congedo mestruale nel mondo
Il Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna non è nuovo a iniziative di questo genere. Nell’istituto, infatti, è presente anche il registro gender free e sono attive le carriere alias, i profili burocratici, alternativi e temporanei, riservati agli studenti transgender. Il nome scelto sostituisce il nome anagrafico, quello scritto nei documenti ufficiali e dato alla nascita in base al sesso biologico.
Quanto al congedo mestruale, si conferma la prima scuola in Italia ad attuarlo. Nel 2016, infatti, fu presentata al nostro parlamento una proposta di legge che prevedeva per le donne, in caso di dismenorrea, massimo tre giorni di assenza al mese con un’indennità pari al 100% della retribuzione. L’iter legislativo, però, si è arenato e a oggi non esiste nessuna legge che regoli questo tipo di congedo. La Spagna, invece, è il primo Paese europeo ad aver regolato, pochi giorni fa, il congedo mestruale. Per ottenerlo va presentato un certificato medico redatto da un medico competente e la retribuzione per i giorni di assenza è a carico dello Stato invece che dell’azienda.
L’Oriente, invece, ha un diverso approccio al congedo mestruale che è concesso già da diversi anni come misura di protezione della natività: in Sud Corea è stato regolato nel 2001, a Taiwan nel 2013. In altri Paesi orientali sono le aziende che concedono questo tipo di misura: la Nike lo ha inserito nel proprio codice di condotta nel 2007 mentre alcune aziende giapponesi lo prevedono dal 1947.