La cucina napoletana è ricca di piatti iconici e gustosi, e uno dei più apprezzati è senza dubbio il piatto di salsiccia e friarielli. Questa combinazione semplice e saporita racconta una storia lunga e affascinante, legata profondamente alla cultura gastronomica campana. In questo articolo esploreremo l’origine di questo piatto, le caratteristiche dei suoi ingredienti e la sua evoluzione nel tempo.
Le origini del piatto
Salsiccia e friarielli è un piatto tradizionale della cucina campana, in particolare della zona di Napoli. Le sue radici affondano nel passato contadino della regione, dove la cucina povera era caratterizzata dall’uso di ingredienti semplici e locali. I friarielli, infatti, sono una varietà di verdura appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, la stessa dei broccoli. Questa pianta cresce spontanea nei campi delle campagne campane ed è stata per secoli un alimento di base per le famiglie contadine.
La salsiccia, invece, rappresentava una preziosa fonte di proteine e grassi per chi non poteva permettersi tagli di carne più pregiati. La combinazione di questi due ingredienti – verdura amara e carne saporita – è nata dalla necessità di sfruttare al meglio le risorse disponibili, ma è divenuta con il tempo uno dei piatti più amati della tradizione napoletana.
Che cosa sono i friarielli?
I friarielli sono le infiorescenze e le foglie più tenere della pianta della cima di rapa. Non devono essere confusi con i broccoli o altre verdure simili, anche se appartengono alla stessa famiglia. Sono conosciuti per il loro sapore leggermente amaro e la loro consistenza tenera, una volta cucinati. Il loro nome deriva probabilmente dal verbo dialettale “frijere”, che significa friggere, poiché tradizionalmente vengono cotti in padella con olio d’oliva, aglio e peperoncino.
I friarielli sono coltivati principalmente nelle campagne intorno a Napoli, in particolare nelle province di Caserta e Avellino, dove le condizioni climatiche favoriscono la crescita di questa pianta nei mesi invernali.
La salsiccia napoletana
La salsiccia utilizzata in questo piatto è tipicamente quella napoletana, una variante di maiale insaporita con sale, pepe e talvolta peperoncino. In alcuni casi, la salsiccia può essere arricchita con semi di finocchio, che conferiscono un ulteriore tocco aromatico. La sua consistenza succosa e saporita si abbina perfettamente con il gusto amaro dei friarielli, creando un equilibrio di sapori unico.
In passato, la salsiccia veniva preparata in casa dalle famiglie contadine durante il periodo dell’uccisione del maiale, un momento di festa e condivisione. Oggi, anche se la salsiccia viene perlopiù acquistata nelle macellerie, la tradizione del piatto resta immutata.
Evoluzione e varianti
Sebbene il piatto originale preveda solo salsiccia e friarielli, nel tempo sono nate molte varianti. Alcuni aggiungono patate per dare maggiore sostanza, mentre altri lo utilizzano come ripieno per panini, creando lo street food perfetto. In diverse pizzerie di Napoli, è possibile trovare anche la pizza con salsiccia e friarielli, una delle combinazioni più amate dai napoletani.
La semplicità di questa ricetta ha permesso la sua diffusione oltre i confini campani, e oggi salsiccia e friarielli è apprezzata in tutta Italia. Tuttavia, la versione autentica del piatto si trova ancora nei ristoranti e nelle trattorie tipiche di Napoli, dove viene preparata secondo la tradizione.
Foto di Valter Cirillo da Pixabay