Un’edizione in rosso quella di quest’anno del salone internazionale del fumetto dedicata al Magenta
Quando acquistiamo un fumetto spesso sottovalutiamo la forza espressiva e l’influenza che quel prodotto letterario può avere su di noi. Ogni albo, qualsiasi storia racconti, se scritto e disegnato bene apre dentro di noi un universo di emozioni aggiungendo un mattone significativo al nostro sapere. Come ogni altro prodotto narrativo di consumo il fumetto è anche intrattenimento e svago, chi non ha mai vissuto quella sensazione di estraniazione dal mondo che lo circonda quando si entra nel vivo della lettura, la risposta è semplice quasi nessuno. Perché il fumetto con la sua forza espressiva che unisce la narrazione scritta a quella del racconto per immagini riesce a trascinare il lettore nel mondo e nel tempo in cui la storia si svolge. Leggere un fumetto è quasi paragonabile ad un viaggio in un luogo sconosciuto, o in un ambiente familiare quando si leggono le avventure di un personaggio seriale, che è fonte di ricchezza e d’evasione. Eppure quando si parla di fumetto si ha la tendenza a considerarlo quasi un prodotto di nicchia, una cosa per pochi. Questa impressione è sbagliatissima e te ne accorgi specialmente quando assisti a manifestazioni come il Salone Internazionale del Fumetto Napoli Comicon. Te ne accorgi subito, guardando il variegato pubblico in fila che attende di acquistare il biglietto per entrare. Una gran folla con lunghi minuti d’attesa, che cancella completamente l’idea di nicchia, infatti, guardando tutte quelle persone in fila comprendi quanto il fumetto sia amato. Nella fila scorgi dal ragazzino agghindato come uno dei tanti personaggi che popolano il mondo delle nuvolette, all’anziano signore che porta sotto braccio una copia di Tex con il nipotino febbricitante in attesa d’entrare. Questo è il popolo del fumetto, una eterogenea massa di individui che spesso appartengono a categorie diverse, legati da un unico e forte filo conduttore la passione per questo straordinario universo. Il magnifico scenario offerto da Castel Sant’Elmo, location d’eccezione, rende la visita al salone un’ottima occasione per scoprire o rivedere uno dei tanti gioielli della città di Napoli. Il Comicon dopo aver analizzato e percorso in modo ben strutturato e dettagliato le maggiori aree geografiche culla di grandi scuole del fumetto, ha cambiato il suo tema centrale. Quest’anno, come l’hanno scorso, il percorso del Salone è stato caratterizzato da una forte traccia cromatica. Il tema centrale del Salone ha come guida la sequenza cromatica della stampa tipografica, questo nuovo percorso iniziato con l’edizione dell’anno scorso con il Ciano, ha avuto come punto centrale il Magenta. La Stampa tipografica come spiegano gli stessi organizzatori del Comicon “si cela dietro la sigla CMYK: Ciano, Magentaa, Giallo e Nero, i quattro toni da mescolare per ottenere la migliore stampa a coloriâ€. Quindi è il colore e le sue varie sfaccettature ad essere il centro dell’universo Comicon di queste edizioni. Quest’anno la data di inizio del Comicon è stata spostata al 24 aprile, collocandosi così dopo il “Festival International de La Bande Dessinée Di Agoulême†tenutosi a gennaio e al “Salò Internzional del Comic Di Barcellona†tenutosi pochi giorni prima sempre in aprile. Con questi due storici festival europei il Comicon ha aperta una collaborazione molto intensa. Altra Collaborazione molto interessante è quella con il Festival internazionale di Amadora (Portogallo) che si terrà ad ottobre. Queste ottime premesse hanno garantito un’edizione di qualità che ha coinvolto un gran numero di visitatori. Il programma culturale che ha caratterizzato l’edizione del 2008, era molto ricco e variegato belle anche le varie esposizioni tenutesi nel corso della manifestazione, numerosi gli incontri con gli autori i dibattiti, presentazioni di novità editoriali e tante altre iniziative che hanno reso quest’edizione ricchissima. Le tante possibilità di intrattenimento che il Salone offriva al proprio pubblico si poteva notare dal grande affollamento degli Stand e degli spazi dedicati alle attività ludiche. Molte sfide, ai giochi di carte che attraggono molti giovanissimi, si sono consumate a colpi di incantesimi mosse tattiche e immaginari colpi di spada. Era divertente osservare questi duelli materializzarsi in veri e propri scontri di abilità fra i contendenti nel più sano spirito di competizione e gioco che questo tipo di cose offre. Molti anche i ragazzi in costume che popolavano il Salone, divertendosi a scimmiottare i loro beniamini di carta. Il colore rosso in questa quest’anno ha caratterizzato molte iniziative del Salone come; il “Comicon Rosso†una serie di mostre sono proseguite anche dopo la chiusura ufficiale del Salone 21 aprile, con la mostra primaria grande monografia di Attilio Micheluzzi. Altre mostre hanno avuto come soggetto i lavori di Lorenzo Mattotti, con Fuochi, in mostra anche altri autori noti del fumetto che hanno completato questo ciclo in rosso. Un omaggio importante quest’anno è stato attribuito anche al grande Tex, che proprio nel 2008 compie 60anni. Un’edizione molto ricca insomma, che ha saziato gli appassionati del genere offrendo un ventaglio ampissimo di iniziative, mostre incontri e altro. Questa edizione come le altre ha raggiunto gli scopi prefissati dai suoi organizzatori. Tra gli ospiti che hanno arricchito questa edizione Lorenzo Mattotti, Dave MacKean, Georges Wolinski, Juan Gimenez, Terry Moore e John Cassaday tra i maestri del fumetto mondiale. Anche altri ospiti hanno arricchito a X decima edizione tra i quali maestri del fumetto giapponese come Tetsuya Tsutsui.