Il 21 e 22 ottobre 2024, nella suggestiva cornice di Palazzo Caracciolo-Cito a Torrecuso, si è svolto l’evento “Saggiare, Conoscere e Mangiare”, un imperdibile appuntamento dedicato alla scoperta e alla valorizzazione dei prodotti a km 0. Organizzato nell’ambito del progetto Triodiversità, questo Focus Group è stato finanziato dal GAL Taburno e dalla Regione Campania, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze agroalimentari locali e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della filiera corta e della biodiversità alimentare.
Triodiversità: innovazione e tradizione
Triodiversità è un progetto nato dalla sinergia di tre realtà agricole del territorio, unite dall’intento di far conoscere e valorizzare le risorse alimentari locali, avvicinando i consumatori al mondo agricolo attraverso un’esperienza autentica e diretta. Il focus è sulle pratiche sostenibili e sulla preservazione delle tradizioni agricole, puntando a ridurre le distanze tra produttori e consumatori attraverso la filiera corta. Questo approccio non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma permette anche di preservare la biodiversità del territorio, proteggendo le varietà locali e mantenendo vive le tradizioni culinarie della Campania.
L’evento: connubio tra conoscenza e gusto
L’evento si è articolato in due parti ben distinte, offrendo ai partecipanti un’esperienza completa che ha unito informazione e degustazione. Nella prima parte, il dottor Pasquale Carlo, noto giornalista e autore, ha condotto la presentazione ufficiale del progetto Triodiversità. Durante il suo intervento, Carlo ha spiegato con chiarezza il valore della filiera corta e come questa sia fondamentale per sostenere l’agricoltura locale e la biodiversità. Ha inoltre presentato i protagonisti del progetto, tre eccellenze del territorio che incarnano i valori e la qualità della produzione agricola locale.
I rappresentanti delle aziende coinvolte hanno condiviso la loro esperienza e la loro passione per la terra, introducendo i partecipanti al mondo della produzione agricola locale. Leonardo Roberti, titolare dell’Azienda Agricola Masseria Roberti, ha raccontato l’importanza della produzione a km 0 e delle pratiche sostenibili adottate nella sua azienda. Il Dottor Giovanni Antonio Cutillo, della Cantina Pietrefitte, ha descritto la tradizione vitivinicola del territorio e come l’innovazione possa andare di pari passo con il rispetto delle tecniche tradizionali. Infine, Patrizia Iannella, dell’Azienda Agricola Torre a Oriente, ha parlato dell’evoluzione della sua azienda e della sua missione di preservare la biodiversità attraverso la produzione di varietà agricole autoctone.
Un percorso di degustazione tra i sapori del territorio
La seconda parte dell’evento è stata interamente dedicata alla degustazione, regalando ai presenti un viaggio sensoriale attraverso i sapori del territorio. I partecipanti hanno potuto assaporare una vasta gamma di prodotti delle aziende coinvolte, che spaziano dai vini locali agli oli extravergine, dai formaggi alle conserve artigianali, fino ai prodotti ortofrutticoli freschi. Ogni assaggio è accompagnato da spiegazioni approfondite da parte dei produttori stessi, che hanno raccontato la storia, le tecniche di produzione e le peculiarità dei loro prodotti.
Gli ospiti hanno potuto constatare in prima persona la qualità e la genuinità dei prodotti a km 0, riscoprendo sapori autentici e tradizioni secolari. Questo momento di condivisione ha creato un legame diretto tra produttori e consumatori, avvicinando le persone alla realtà agricola del territorio e promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza di sostenere l’economia locale.
Impegno per il futuro
L’evento ha rappresentato un importante momento di riflessione sul ruolo dell’agricoltura locale e sull’importanza della biodiversità, non solo come patrimonio culturale e ambientale, ma anche come risorsa economica da tutelare e valorizzare. Attraverso iniziative come Triodiversità, si spera di creare una maggiore consapevolezza sull’importanza del consumo consapevole e del sostegno ai piccoli produttori locali.
“Saggiare, Conoscere e Mangiare” è stato più di un semplice evento enogastronomico: è stato un’occasione per educare e sensibilizzare, offrendo un modello virtuoso di produzione e consumo che mira a garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura locale e le sue tradizioni. Il grande successo dell’iniziativa testimonia il crescente interesse verso queste tematiche e la volontà di costruire un rapporto più diretto e autentico con il cibo e chi lo produce.