“Sacrificio d’ammore” è il progetto teatrale che ha chiuso, domenica 22 settembre, la seconda edizione del Pianura Opera House, progetto affidato alla regia di Carlo Cerciello, uno dei registi più creativi e originali del nostro panorama teatrale, che, in tempi ristrettissimi, ha portato in scena 13 bravi attori con una mise en espace molto convincente e ben accolta dal pubblico, divisa in quattro atti ritmati dai bei madrigali di sapore barocco, (madrigali e frottole) composti dal maestro Paolo Coletta, suo storico collaboratore, e cantati dagli stessi attori.
Un teatro di radice brechtiana, quello di Cerciello, ampliato e contaminato dalla lunga esperienza e dalla sensibilità del regista, scandito da introduzioni, canti, musiche, cambi, rigorosamente eseguiti in scena e da personali riflessioni sul dramma elisabettiano e il teatro pre-schnitzleriano.
Il testo è una traduzione e una riscrittura, in un ibrido di lingua napoletana antica e postmoderna, di “Love’s Sacrifice” di John Ford uno degli ultimi autori del teatro elisabettiano, poeticamente non all’altezza di Shakespeare, ma forse più abile nella costruzione drammaturgica delle sue storie estreme.
Gian Maria Cervo e Roberto D’Avascio, sono gli autori della drammaturgia, riscritta citando il lavoro sulla parola teatrale e non di molti tra gli autori che hanno fatto la storia dell’idioma partenopeo, da Giordano Bruno, ai tre Giambattista del napoletano (Basile, Marino, Della Porta), da Salvatore Di Giacomo a Scarpetta, dalle farse cavaiole fino a De Filippo.
Il dramma, poco rappresentato ma legato fortemente alla storia di Napoli, porta in scena la vicenda dell’aristocratico Gesualdo da Venosa – l’attore Antonio Brancaccio – eccellente compositore di musica sacra e madrigali, e dell’amore passionale che legò la bellissima moglie, Maria Davalos – Marina Bellucci – al duca Fabrizio Carafa – Rosario D’Aniello – amore che, tra intrighi di corte e vendette, finì tragicamente con l’assassinio dei due amanti. La storia ebbe grande eco soprattutto in tutta l’Europa del seicento e Ford l’ambientò, col suo dramma, a Pavia. Cerciello l’ha riportata nel sua città d’origine, dopo la rappresentazione del testo originale proposta del regista americano David Petrarca, all’interno della stessa rassegna.
Hanno preso parte al laboratorio teatrale gli attori Teresa Barretta, Marina Bellucci, Angela Bertamino, Renato Bisogni, Antonio Brancaccio, Rosario D’Aniello, Carlo Di Maio, Andrea Di Miele, Mariachiara Falcone, Massimo Fusco, Umberto Ranieri, Martina Ronga, Fabio Rossi.
Aiuto regia Aniello Mallardo. Assistente alla regia Cecilia Lupoli.
PIANURA OPERA HOUSE 2 è organizzata da Teatro Stabile delle Arti Medioevali – Società Cooperativa. L’iniziativa è promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Affabulazione” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.
Foto di Flavio Ferraro