In occasione della festa mondiale del libro inaugura a iocisto, la libreria di tutti: “Old is Gold” un’intera settimana- da oggi a sabato 30 aprile- dedicata ai libri di secondamano, dagli usati alle chicche di antiquariato! L’idea è di alcune socie e dalla sezione antiquariato letterario della libreria donata alla libreria dal Direttore di iocisto. Un libro può avere una seconda giovinezza?
Libri dimenticati, regalati o addirittura mai letti, altri introvabili nelle grandi catene ad un certo punto chissà come riescono a farsi strada e a trovare lo sguardo di uno di noi da una bancarella delle nostre città. Proprio a questa magia tra lettore e libro, al fascino retrò del bouquiniste si ispira Old is Gold! La settimana dell’usato scontato a iocisto!
Da Sabato 23 a Sabato 30 aprile il libro usato acquista dignità e diventa protagonista nella libreria di Piazza Fuga, allestimento, musica e libri ci ricorderanno quanto sia divertente cercare l’affare e la chicca letteraria. A Old is Gold si prevedono affari d’oro!
Per il ciclo Il Sabato in Libreria a iocisto, la libreria dei cittadini, a Napoli presentazione del libro: “La banda della culla” un tragicomico noir di Francesca Fornario, edito da Einaudi. Interverranno con l’autrice le socie di iocisto Stefania De Giovanni e Rossella Corsuto.
«Questo romanzo che io pensavo fosse un noir ma che pare faccia troppo ridere per essere un noir parla di come sarebbe stato preferibile discendere dalle galline invece che dalle scimmie, e di come nel paese del family day le istituzioni facciano di tutto per impedirti di mettere su famiglia. Quando ho cominciato a scrivere questo libro ho pensato: bisogna che mi sbrighi, perché presto il governo farà una legge per tutelare la maternità delle precarie, una legge per le unioni civili, una contro l’omofobia, una per cancellare la Bossi-Fini, una per consentire la fecondazione eterologa alle coppie per fare un figlio, e tutti i problemi dei protagonisti del mio libro saranno risolti. Non avranno più bisogno di sfidare la legge per avere giustizia. Ingenua. Sospetto che Renzi e Alfano siano miei fans, e che non abbiano fatto nessuna di queste leggi per non rovinare l’uscita della Banda della culla. Carino da parte loro, però adesso datevi una mossa».
Le avventure scatenate dei sei personaggi in cerca di figli di Francesca Fornario fanno piangere dal ridere, nel romanzo di esordio di un talento comico naturale, decisamente fuori formato. La banda della culla è una satira tenera e spietata sulle difficoltà che in Italia incontrano i 20-30-40enni nel diventare genitori. I lavori «a progetto» che impediscono di fare progetti, le leggi che negano i diritti invece di assicurarli, l’indice di fertilità che cala con gli anni: «Colpa dei difetti di progettazione dell’apparato riproduttivo femminile. Per le donne è normale provare dolore e perdere sangue per giorni senza morire e far crescere i figli dentro. Con tutto lo spazio che c’era fuori! Continenti inesplorati, pianeti sconosciuti, un universo in espansione… che bisogno c’era di infilare il seme all’interno del corpo? Perché non fuori, nel nido, come fanno le galline? No, dentro! E naturalmente, indovina dentro a chi?» Nella sala d’aspetto di una ginecologa romana si incrociano i destini di Claudia e Francesco, Veronica e Camilla, Giulia e Miguel. Sei vite che vogliono generare nuove vite. Ma non possono. Non in Italia, dove se hai un contratto precario, o un ovaio policistico, o origini straniere rimani impigliato nella peggiore giungla di divieti e norme arcaiche immaginate da un Paese che dichiara di amare la famiglia ma forse, segretamente, non la sopporta. Cosí parte l’avventura comica e disperata della «banda della culla», che sfida la legge per avere giustizia in un Paese dove gli inviati dei talk-show non vengono inviati da nessuna parte, i giornalisti scrivono sotto pseudonimi che scrivono sotto altri pseudonimi, gli argentini fanno i camerieri nei ristoranti messicani («A brasilià, qui a Roma mica stamo a guardà er capello»).
Francesca Fornario è giornalista e autrice satirica in radio e in Tv. Scrive per «il manifesto», «Micromega», «Il Fatto Quotidiano». Ha cominciato a fare satira sulle pagine dell’«Unità» e da lí è approdata in Tv. La banda della culla è il suo primo romanzo.