Volgono al termine gli appuntamenti della rassegna Monday Dance – I lunedì della Danza al Teatro Nuovo di Napoli, che ospiterà due appuntamenti in successione, S(k)hin, di e con Simona Perrella, e Paolo e Francesca, coreografia di Luigi Aruta, anche interprete con Giada Ruoppo.
Monday Dance nasce dalla funzione di antenna della danza contemporanea campana, che il Teatro Pubblico Campano svolge all’interno della Rete Anticorpi XL, prima rete italiana dedicata alla Giovane Danza d’Autore, e che, da dieci anni, rappresenta una delle più significative “buone pratiche” della scena in Italia.
La rete, esempio concreto e indicativo di promozione della “più nuova” generazione di coreografi italiani, è composta di operatori che condividono l’ideazione e l’attuazione di azioni, attraverso la condivisione delle risorse di ciascun partner.
S(k)hin, presentato da Movimento Danza, è la ricerca della fisicità plastica di un corpo in quanto medium dinamico di immagini e “pose”; è il tentativo di immergersi in questa materia multiforme in cui ideali statue di marmo diventano una sequenza di fotogrammi. L’ispirazione è nata dalle raffigurazioni scultoree greco-romane in quanto immagini, immortalate nel bianco marmo, di pose ed espressioni parlanti.
La ricerca verte sulla qualità di movimento del corpo dell’interprete e sul tentativo di narrazione fatta di gesti e suggestioni, che sono mossi dal viaggio nel magazzino immaginifico dei ricordi. Alcuni sono ricordi personali, altri apparenti indelebili stati karmici.
Tra desiderio e coscienza, volontà e obbligazione, Paolo e Francesca cadono nell’abisso di una scelta che li vince, anche nella morte. Attraverso un tempo e un luogo incognito, i due amanti raccontano il loro intimo incontro, il desiderio di cercarsi e di sfuggirsi, la scelta di amarsi e cadere. Cadono come corpi morti, e, mentre cadono, si compie il destino che li legherà per sempre.
Questo progetto di Luigi Aruta nasce dalla volontà di indagare, attraverso l’azione motoria, i processi cognitivi dei protagonisti danteschi.E’ un incontro/scontro guidato da uno stato di coscienza che modula la necessaria relazione con l’altro.