(Adnkronos) – L’Ucraina avanza nel Kursk. Volodymir Zelensky sta considerando l’ipotesi di aprire, “se necessario”, “uffici di comando militare” nella regione russa dove le forze ucraine controllano mille chilometri quadrati, secondo la versione di Kiev (gli analisti considerano più realistica la cifra di 800). In una riunione di governo il presidente ucraino ha parlato degli aspetti di sicurezza e umanitari legati all’operazione.
“Stiamo difendendo l’Ucraina e gli ucraini” nel pieno rispetto del diritto internazionale, ha spiegato Zelensky. Secondo il vice capo della direzione politico-militare principale delle forze armate della Federazione Russa e comandante delle forze speciali Akhmat, il maggiore generale Apty Alaudinov, le Forze Armate dell’Ucraina sono entrate nel territorio della regione di Kursk con una forza di 12mila militari, tra cui molti mercenari, la maggior parte dei quali sono stati eliminati.
La vice premier ucraina Irnba Vereshchuk ha annunciato in un post su Telegram che l’Ucraina sta creando una “zona di sicurezza” nella regione di Kursk per proteggere le sue zone di confine, per organizzare la distribuzione di aiuti umanitari per i civili russi e aprire corridoi di transito verso il resto della Russia e l’Ucraina per consentire agli sfollati di raggiungere luoghi sicuri. Vereshchuk ha spiegato che i corridoi consentiranno “operazioni umanitarie per sostenere i civili all’interno dell’area specificata”, nonché l’evacuazione dei civili sia in Russia che in Ucraina.
“Ci sono civili russi all’interno dell’area specificata. Sono protetti dal diritto umanitario, al quale l’Ucraina aderisce pienamente”, ha spiegato ancora la vice premier, precisando poi che “sono in corso i preparativi e le consultazioni del caso”, mentre i rappresentanti del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali dovrebbero avere accesso ai corridoi. La Russia ha spostato unità militari da Kaliningrad alla regione di Kursk per contrastare l’incursione delle forze ucraine, ha reso noto il ministro della Difesa lituano Laurynas Kasciunas al presidente ucraino Zelensky. La demilitarizzazione dell’enclave, sollecitata più volte in passato dai Paesi Baltici, “sta verificandosi grazie al coraggio dei vostri soldati, grazie alle vostre decisioni”, ha affermato Kasciunas.
“Il regime criminale del ‘prossimo ex presidente’ ucraino Vladimir Zelensky continua a dimostrare la sua vera natura neonazista al mondo intero”, ha detto Zakharova, riferendosi all’attacco ucraino nella regione russa. “Dato che la situazione nel Donbass è disperata per le forze ucraine, il governo di Kiev ha ordinato un attacco terroristico sui territori della regione di Kursk che sono vicini al confine”.
“Kiev non ha fatto mistero – ha detto ancora la portavoce – del fatto che intendeva fare questo passo per migliorare le proprie posizioni negoziali in futuro, cosa che Mikhail Podolyak, consigliere capo dello staff di Zelensky, ha dichiarato senza alcuna esitazione l’8 agosto. Le formazioni armate ucraine sparano indiscriminatamente sui civili mentre cercano di evacuare da aree pericolose, bombardano edifici residenziali e infrastrutture civili e si dedicano a veri e propri saccheggi. I combattenti ucraini catturati ammettono di aver ricevuto un ordine che, se i civili oppongono resistenza, devono sparare senza pietà a tutti”.
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