35 metri di lunghezza, 200 tonnellate, gittata massima di 18.000 chilometri Sarmat, si è già conquistato il secondo nome Satan II. Promette di essere l’arma più all’avanguardia, la prima del suo genere e che proteggerà a dovere la sicurezza nazionale della Russia. Il Pentagono, regolarmente avvisato del test, ha archiviato la missione come la solita minaccia di Putin che non avrà alcuna conseguenza. Non dobbiamo quindi avere paura del missile intercontinentale Sarmat realizzato dalla Russia?
Sarmat: cos’è il missile intercontinentale testato dalla Russia
Ideato nel 2011 come erede del precedente R-36M, RS-28 Sarmat è un missile balistico intercontinentale pesante. Il suo ruolo è eludere le difese missilistiche nemiche attraverso un sistema di salita con tempi più brevi. Riassumiamo brevemente le sue caratteristiche:
- è un missile bistadio a propellente liquido;
- ha un peso di 200 tonnellate al lancio e può contenere un carico di ulteriori 10 tonnellate;
- può trasportare fino a 15 testate nucleari o 24 veicoli ipersonici a corpo portante Avangard;
- il margine di errore su un bersaglio va dai 5 ai 10 metri.
Sarmat può trasportare anche testate non nucleari utilizzate, in questo caso, contro obiettivi strategici come possono essere centri di comando o portaerei, o essere utilizzato a fini civili per il lancio di satelliti.
Sicurezza nazionale russa o vuota minaccia?
Il lancio di prova è stato effettuato presso la base di Plesetsk, situata a 800 chilometri a nordo di Mosca il 20 aprile scorso. Il missile ha colpito un bersaglio nel poligono di Kura, nella regione della Kamchatka, a 5000 chilometri dalla zona di lancio. Dopo il test, conclusosi con successo, Putin ha dichiarato con orgoglio che Sarmat sarà in grado di difendere la sicurezza della Russia da chiunque la minaccerà e che sarà l’arma più all’avanguardia per i prossimi quarant’anni. Un gioiellino della tecnologia, come sottolineato sempre da Putin, interamente made in Russia. Cosa accade dall’altra parte del mondo? L’America era stata regolarmente avvisata del test per cui tutto rientrerebbe nel novero degli esperimenti di rito. Il dettaglio che il test sia stato eseguito mentre il Paese protagonista è coinvolto in una guerra, secondo il Pentagono, è da ritenersi solo una minaccia che non avrà alcun seguito.
Lo spettro dell’escalation
Insomma da una parte e dall’altra si continua a mostrare i muscoli e i denti in una gara che non può che avere una sola conseguenza: l’escalation militare. Dietro il diritto del popolo ucraino a difendersi dall’invasore si nasconde un aggravamento continuo delle ostilità. Se l’Ucraina continua a resistere all’offensiva russa è anche grazie ad armi più performanti che sta ricevendo dai Paesi stranieri. Si parla spesso di una possibile guerra mondiale e del pericolo nucleare ma la percezione è che non si pensi al reale rischio. Diciamo una cosa per tutte. Se Sarmat sarà utilizzato, sarà in grado di sprigionare una potenza esplosiva fino a 750 kilotoni. La bomba atomica che fu sganciata su Hiroshima ne sprigionò circa 15.