(Adnkronos) – La Russia alza il tiro contro l’Estonia. Il ministero degli Interni di Mosca ha inserito la Premier, Kaja Kallas, nell’elenco dei ricercati, ha reso noto l’agenzia di stampa Ria Novosti. Kallas è accusata di aver predisposto la rimozione di monumenti di soldati sovietici, in particolare di un memoriale nella città di Narva. Sono ricercati a Mosca, nel quadro dello stesso caso anche il sottosegretario di Stato, Taimar Peterkop, il ministro della Cultura della Lituania, Simonas Kairys, e deputati del Parlamento lettone.
Nel 2022 il governo estone era intervenuto per assicurare la rimozione di un memoriale ai caduti della Grande guerra patriottica, intorno a cui ogni anno si svolgevano le celebrazioni della Giornata della Vittoria del nove maggio, nella città con una comunità russofona importante che si trova a ridosso del confine con la Russia.
Kallas aveva allora accusato Mosca di usare monumenti come quello per provocare tensioni oltre confine. La decisione è stata presa, aveva dichiarato allora la Premier, in risposta “all’aumento delle tensioni e della confusione sui memoriali a Narva. Dobbiamo agire velocemente per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza interna”. La fretta del governo era dovuta alle proteste a livello locale e al timore di una ripetizione di disordini simili a quelli registrati a Tallinn nel 2007 per lo stesso motivo.
Un carro armato T-34 usato in guerra inserito nel memoriale di Narva era trasferito al Museo della guerra e su quello che era una fossa comune di vittime di guerra era sistemato una “lastra tombale neutra”. In un primo momento la sindaca della città Katri Raik si era rifiutata di approvare il trasferimento del mezzo blindato, dopo a lungo il consiglio comunale non aveva attuato la richiesta del governo per la rimozione. “Non concederemo alla Russia l’opportunità di usare il passato per disturbare la pace”, aveva sottolineato allora Kallas.
La notizia arriva nel giorno in cui i servizi di intelligence esteri estoni denunciano che la Russia si sta preparando a un confronto con l’Occidente entro i prossimi dieci anni. Parlando con i giornalisti, Kaupo Rosin, capo dei servizi segreti di Tallinn ha spiegato che la valutazione è basata sui piani di Mosca di raddoppiare le forze lungo il confine con la Finlandia e con i Baltici.
“La Russia ha scelto un percorso di confronto a lungo termine…e il Cremlino probabilmente anticiperà un conflitto con la Nato entro il prossimo decennio”, ha avvertito Rosin, secondo il quale un attacco russo “è altamente improbabile” nel breve periodo, in parte perché Mosca ha le truppe impegnate in Ucraina e in parte per la mobilitazione delle forze europee. Ma, ha ammonito, “se non saremo preparati, le probabilità di un attacco militare russo saranno maggiori”.
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