Il Consiglio Europeo ha adottato un regolamento riveduto sulle reti transeuropee dell’energia (RTE-E). L’obiettivo delle nuove norme è modernizzare, decarbonizzare e interconnettere le infrastrutture energetiche transfrontaliere degli Stati membri per concorrere al conseguimento degli obiettivi della neutralità climatica dell’UE per il 2050. Il regolamento riveduto è anche inteso a continuare ad assicurare l’integrazione del mercato, la competitività e la sicurezza dell’approvvigionamento.
RTE-E, raggiunto un accordo
L’adozione fa seguito a un accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo nel dicembre 2021 e costituisce la fase finale della procedura di adozione.
Le nuove norme, fra l’altro, porranno fine al sostegno destinato a nuovi progetti relativi al petrolio e al gas naturale, introdurranno criteri vincolanti di sostenibilità per tutti i progetti e renderanno più semplici e rapide le procedure per il rilascio di permessi e autorizzazioni.
Le norme rivedute mettono l’accento sul ruolo dell’energia proveniente da fonti rinnovabili per quanto riguarda tutti gli impianti, comprese le reti del gas intelligenti, e renderanno possibile una cooperazione non vincolante nel settore della pianificazione della rete offshore.
Informazioni generali e prossime tappe
La Commissione europea ha presentato la sua proposta relativa alla revisione del regolamento RTE-E il 15 dicembre 2020. La revisione del regolamento RTE-E individua 11 corridoi e 3 aree tematiche prioritari da sviluppare e interconnettere, aggiorna le categorie di infrastrutture ammissibili al sostegno, con particolare attenzione alla decarbonizzazione, e pone un nuovo accento sulle reti elettriche offshore, le infrastrutture per l’idrogeno e le reti intelligenti. Questo sarà realizzato principalmente tramite progetti di interesse comune (PCI) ammissibili al finanziamento da parte del meccanismo per collegare l’Europa 2021-2027. L’elenco dei PCI è adottato dalla Commissione nella forma di un regolamento delegato basato su una valutazione dei cosiddetti gruppi regionali. I PCI beneficiano di una serie di vantaggi, ma non esiste alcuna garanzia di finanziamento dell’UE per i progetti inclusi nell’elenco dei PCI.
Il Consiglio ha raggiunto un orientamento generale sul fascicolo RTE-E l’11 giugno 2021. Il 15 dicembre 2021 la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla proposta durante i negoziati di trilogo. Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione in prima lettura sul regolamento il 5 aprile 2022. Il nuovo regolamento sarà ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore.