Esplode l’estate del Dum Dum Republic con i ritmi del Rototom Sunsplash, il più famoso festival reggae al mondo che rivive in costiera cilentana attraverso il Jumping Launch Party. Un’intera giornata ispirata alla filosofia del rispetto e della solidarietà che anima il Rototom fin dagli esordi di questa avventura nata in Friuli Venezia Giulia nel 1991 e trasformatosi poi in uno dei più grandi eventi dall’appeal internazionale, fino al suo esodo nel 2010, costretto a trasferirsi in Spagna a causa di politiche di chiusura. Ed è proprio a Benicàssim, in Spagna, che il festival, in programma dal 16 al 22 agosto, festeggerà i suoi 25 anni.
A trasmettere le atmosfere e l’energia del Rototom ai Dum Dum Lovers sarà lo straordinario concerto al tramonto dei Playa Desnuda, band friuliana che unisce la musica jamaicana a ritmi latini, brit pop, rhythm and blues e rap. L’open act sarà affidato al dj set della crew reagge-dancehall Vibe Stars e in chiusura il dj set di Michele Poletto, dj resident del Jumping Clud del Rototom Sunsplash.
“Il Dum Dum è un posto magico. Lo spirito che si respira è lo stesso del Rototom. Un’unione perfetta – sottolinea Michele Poletto, frontman della band – Siamo perdutamente innamorati del Dum Dum e non vediamo l’ora di tornare. Siamo felicissimi”.
A comporre la formazione, insieme a Poletto (lead vocals & guitar), anche Jvan Moda (lead guitars & vocals), Walter Sguazzin (bass & sequencer), Pietro Sponton (drums & percussions) e Leo Virgili (t-bone & backing vocals), oltre ai vari ospiti che si accompagnano nei vari tour.
Una band nata nel 2005 ispirandosi alla musica giamaicana, che negli anni, però, ha subito una forte evoluzione, iniziando a dedicarsi alla scrittura di brani originali, fino all’ultimo lavoro discografico “10” (2016), contenente dieci canzoni originali prodotte da Christian “Noochie” Rigano, tastierista di Jovanotti, Tiziano Ferro, Elisa e molti altri.
Un album che vanta collaborazioni importanti, tra cui il dancehall president Skarra Mucci, la poetessa e performer sudafricana Natalia Molebatsi in un brano che racconta una storia di coming out contro l’omofobia, e ancora il chitarrista Riccardo Onori (Jovanotti, Mike Patton) e Bunna degli Africa Unite in “Sole di Maggio”, il singolo il cui video è uscito proprio a maggio 2018 (Link: https://www.youtube.com
“Siamo la resident band del Jumping, l’area interna del Rototom in Spagna, da cui trae ispirazione il launch party pensato per il Dum Dum – insiste Poletto – Ci sarà molta musica reggae, giamaicana, ma cercheremo di mescolare le carte, di influenzare i generi musicali con la black music, il soul, l’hip hop, i ritmi latin. Canteremo in italiano, inglese e spagnolo. Siamo una formazione multiculturale, molto proiettata alla festa, al party. Il Dum Dum Republic è uno dei luoghi più belli dove realizzare eventi di questo tipo, perché il pubblico è attento a ciò che si suona e che si dice, molto esigente sulla proposta musicale e propenso all’allegria e al sano divertimento”.
E sull’emigrazione del Rototom fuori dai confini italiani aggiunge: “L’ho visto nascere nel 1994, crescere nelle sue varie declinazioni, spostarsi in varie città italiane e poi, purtroppo, trasferirsi all’estero. È stata una grande sofferenza. Potremmo aprire una grande parentesi e concentrarsi sulla retorica dell’emigrazione che vivono tante persone, si pensi alle nostre eccellenze italiane costrette ad andare via da questo Paese o ai flussi migratori dei popoli. Alla frustrazione, però, si aggiunge la grande soddisfazione, perché la Spagna sta dando grande gloria al Festival, rendendoli uno dei più grandi del mondo. È un mix di orgoglio sapere che è nato nei territori in cui sono cresciuto. Il Rototom non aveva niente quando è nato, non è un festival capitalista. Solo sudore, fatica, passione, anzi grandissima passione, sono stati la base per costruire qualcosa di straordinario. Per questo desidero invitare il pubblico del Dum Dum a visitare almeno una volta nella vita il Rototom: un’oasi di pace, tranquillità, con uno spirito di fratellanza assoluto, senza nessuna retorica. Il sogno dei fondatori era creare una cittadina della musica: un sogno oggi realizzato”.