I romanzi italiani del 900 hanno saputo catturare le sfumature della società, la politica, la cultura e le emozioni di un Paese che ha vissuto due guerre mondiali, profonde trasformazioni sociali e una rapida modernizzazione. Per questo motivo la letteratura italiana nel Novecento è un affascinante mosaico di stili, voci e storie che riflettono il tumultuoso periodo storico attraversato dall’Italia durante quel secolo.
I primi anni del 900: il Futurismo
Gli inizi del Novecento italiano hanno visto emergere il movimento futurista, che ha cercato di abbracciare il cambiamento e l’innovazione nella letteratura, nell’arte e nella società. Un esempio notevole di romanzi futuristi è “Zang Tumb Tumb” di Filippo Tommaso Marinetti, un’opera che sperimenta con la forma e il suono delle parole per esprimere l’entusiasmo per la modernità e la tecnologia. Questo movimento ha contribuito a gettare le basi per il modernismo letterario in Italia.
I romanzi italiani del 900 e la Seconda Guerra Mondiale
La Seconda Guerra Mondiale è stata un’incredibile fonte di ispirazione per gli scrittori italiani dell’epoca.
- “Il giardino dei Finzi-Contini” (1962) di Giorgio Bassani narra la triste pagina della persecuzione degli ebrei.
- “La casa in collina (1948) di Cesare Pavese analizza la guerra in quanto impegno storico e civile.
- “Il sentiero dei nidi di ragno” (1947) è uno dei più bei romanzi sulla Resistenza.
- “La ciociara” (1957) di Alberto Moravia rappresenta un’altra tragica pagina del conflitto: lo sbarco degli alleati
Il dopoguerra, con tutte le difficoltà della ripresa economica, ha ispirato, invece, la nascita di una vera e propria corrente letteraria che ha coinvolto la letteratura e il cinema: il neorealismo. I romanzi neorealisti più emblematici sono:
- “Ragazzi di vita” (1955) di Pier Paolo Pasolini;
- “Una questione privata” (1963) di Beppe Fenoglio;
- “Se questo è un uomo” (1947) di Primo Levi;
- “La romana” (1947) di Alberto Moravia.
I romanzi postmoderni
Gli anni ’60 hanno portato una nuova onda di romanzi italiani che riflettevano i cambiamenti sociali e culturali in corso. “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pubblicato postumo nel 1958, ha catturato l’atmosfera di una società aristocratica in declino.
Altro autore esemplare di questo periodo fu Leonardo Sciascia che con i suoi romanzi accese un faro sulla Sicilia e sul fenomeno della mafia. Ricordiamo “Il giorno della civetta”, “A ciascuno il suo”, “Il caso Majorana”.
Negli anni ’70 e ’80, l’Italia ha assistito a una rinascita letteraria con l’emergere di autori postmoderni come Umberto Eco, che ha scritto “Il nome della rosa” (1980), un romanzo che mescola storia, mistero e teologia.
I romanzi che in una certa misura hanno segnato gli anni Novanta del Novecento sono “Castelli di rabbia” (1991), “Oceano mare” (1993), “Seta” (1996) di Alessandro Baricco.
In copertina foto di Priscilla Du Preez 🇨🇦 su Unsplash