(Adnkronos) – La Roma perde ancora, José Mourinho sprofonda. La stagione giallorossa naufraga con l’ennesima sconfitta di una stagione fin qui priva di soddisfazioni e la panchina dello Special One, adesso, traballa davvero. Lo Special One, legato alla Roma da un contratto valido fino al termine della stagione, deve fare i conti con un rendimento a dir poco negativo. La sconfitta con il Milan relega i giallorossi in una posizione sempre più anonima in classifica: 29 punti, nona piazza, a -22 dalla vetta quando il campionat è appena a metà strada. Il quarto posto che vale la qualificazione in Champions League è a soli 5 punti, ma è una consolazione magrissima per una squadra che non appare competitiva e che è appena stata eliminata nei quarti di finale della Coppa Italia dalla Lazio, nell’ennesimo derby steccato contro i cugini.
“Non sono Harry Potter”, ha detto Mourinho nella conferenza stampa prima della trasferta di Milano. Un’autodifesa che convince sempre meno. Infortuni e assenze vanno presi in considerazione, ma i problemi della Roma vanno al di là delle carenze e delle lacune di un organico poco equilibrato e privo di qualità in molti settori. Ai risultati deludenti, corrisponde un clima sempre più grigio attorno a squadra e società. Mourinho, osannato anche per le prestazioni al microfono e gli show per le tv, viene sempre più apertamente criticato per la qualità del gioco offerto. Nel silenzio della società, condito dall’uscita di scena del dirigente Tiago Pinto, i discorsi relativi ad un prolungamento del contratto del tecnico sembrano sempre più anacronistici e il divorzio appare l’epilogo scontato. A fine stagione, se non prima. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)