“Il Divin Codino” è il nuovo film uscito su Netflix che vede protagonista la carriera di Roberto Baggio. Continua il trend dei film che vogliono raccontare la carriera dei grandi campioni del calcio.
Divin Codino, chi c’è dietro il film che vuole raccontare Roberto Baggio
Gioia e giubilo per gli appassionati di Roberto Baggio che grazie a questo lungometraggio potranno rivivere i 22 anni di carriera del Divin Codino. La pellicola è diretta dalla regista Letizia Lamartire e ripercorre quelli che sono i momenti più importanti della carriera di Baggio, anche quelli che fanno più male come il rigore sbagliato nella finale dei Mondiali 1994 contro il Brasile a Pasadena.
Attore protagonista che interpreta il campione è Andra Arcangeli, già alla ribalta per la partecipazione alla serie tv ‘Romulus’. Nel cast ci sono anche Valentina Bellè, Antonio Zavatteri, Thomas Trabacchi e Andrea Pennacchi. Carlo Mazzone, tecnico di Baggio al Brescia, è interpretato dall’attore comico Marfufello, nome d’arte di Maurizio Maturani.
Roberto Baggio, quando una città si ribellò per tenerlo in squadra
E’ il 21 Settembre 1986 e nella gara di campionato contro la Sampdoria debutta con la maglia della Fiorentina un giovane talento prelevato dal Vicenza in Serie B. In quella partita ha inizio la gloriosa carriera in Serie A con il primo gol che arriverà alla fine di quello stesso campionato nella gara del 10 Maggio 1987 contro il Napoli che quel giorno si laureò per la prima volta nella sua storia campione d’Italia.
Rimane con la Fiorentina fino al 1990, diventando sempre più il simbolo di un’intera città calcistica. Come è prevedibile il distacco è traumatico, soprattutto per i tifosi toscani, che vedono volare il proprio beniamino a Torino, dagli odiati nemici della Juventus. Firenze non ci sta e sono tantissime le manifestazioni contro la società che ha voluto cedere il suo gioiello più prezioso ma ormai la trattiva era stata conclusa.
Prima della Juventus, però, Baggio debutta ai mondiali di Italia ’90 nella terza gara contro la Cecoslovacchia e grazie anche ai suoi gol gli azzurri arriveranno fino alle semifinali eliminati dall’Argentina di Maradona ai calci di rigore.
Juventus e USA ’94
Con la Juventus Baggio segna 78 reti in cinque campionati. Sono questi gli anni in cui raggiunge l’apice della sua carriera. Nel 1993 vince il prestigiosissimo Pallone d’Oro, nel 1994 il premio FIFA World Player. Con la maglia bianconera vince uno scudetto, una coppa Uefa e una coppa Italia. Arriviamo ai mondiali americani del 1994 dove Baggio è la stella più attesa e non delude con le sue 5 reti pesantissime che portano gli azzurri dritti in finale contro il Brasile. Purtroppo, il sogno mondiale azzurro finirà sopra la traversa dello Stadio di Pasadena con il rigore sbagliato proprio dal divin codino.
Milano, Bologna e… ancora Milano!
La Juventus decide di puntare sul promettente giovane Alessandro Del Piero e Baggio viene ceduto al Milan. Gioca solo due stagioni in rossonero, dove viene considerato solo un sostituto. Fabio Capello non riesce a inserirlo nei suoi schemi e anche se alla fine vincerà lo scudetto, il contributo di Baggio al Milan sembrerà trascurabile.
Baggio accetta così l’offerta che arriva da Bologna. Si ritrova a giocare con i rossoblu per l’inconsueto (per lui) obiettivo della salvezza; tuttavia il Bologna gioca un ottimo campionato e Baggio sembra tornato superlativo. Ancora una volta vive una poco serena situazione con il suo allenatore di turno, Renzo Ulivieri, per guadagnare un posto da titolare. Baggio minaccia di andarsene ma la società riesce a mettere d’accordo i due. Arriverà a segnare 22 reti in 30 partite, il suo record personale. Il Bologna si salva con disinvoltura e Roberto Baggio viene convocato per il suo terzo mondiale.
Ai mondiali di Francia ’98 Baggio è considerato riserva del fantasista Alessandro Del Piero. Baggio gioca 4 partite e segna 2 reti. L’Italia arriva fino ai quarti dove viene eliminata dalla Francia che poi vincerà il prestigioso torneo.
Il presidente Massimo Moratti, da sempre appassionato estimatore di Roberto Baggio, gli offre di giocare nell’Inter. Per Baggio è una grande possibilità di rimanere in Italia e giocare di nuovo ai massimi livelli. I risultati sono però altalenanti. In Champions League, a Milano, Baggio segna al Real Madrid permettendo all’Inter di passare il turno. Ma pochi giorni dopo la qualificazione il tecnico Gigi Simoni, con cui Baggio ha un ottimo rapporto, viene sostituito. La stagione volgerà verso un tracollo e la seconda non fu da meno. La cessione fu solo questione di tempo.
Brescia ed il ritiro dal calcio giocato del Divin Codino Roberto Baggio
Baggio accetta l’offerta del neopromosso Brescia. Con questa maglia, sotto la guida del veterano allenatore Carlo Mazzone, Roberto Baggio arriva a siglare la sua rete numero 200 in serie A, entrando con grande merito nell’olimpo dei goleador, insieme a nomi storici quali Silvio Piola, Gunnar Nordhal, Giuseppe Meazza e José Altafini. Chiude la sua carriera con il Brescia il 16 maggio 2004; al suo attivo vi sono 205 reti in serie A e 27 reti in 56 partite giocate con la maglia della nazionale.