Rivista la lista UE dei paesi non cooperativi a fini fiscali. L’UE continua a promuovere una concorrenza fiscale leale e ad affrontare le pratiche fiscali dannose. Il Consiglio mantiene nella lista i seguenti paesi: Samoa americane, Figi, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini degli Stati Uniti e Vanuatu.
Il Consiglio deplora il fatto che tali giurisdizioni restino non cooperative sulle questioni fiscali. Le invita ad aprire un canale di dialogo con il gruppo “Codice di condotta” al fine di risolvere le questioni individuate.
La lista riveduta contempla solo i paesi che non hanno partecipato a un dialogo costruttivo con l’UE in materia di governance fiscale o non hanno rispettato i propri impegni volti ad attuare le riforme necessarie.
Tali riforme dovrebbero mirare alla conformità con una serie di criteri oggettivi di buona governance fiscale, che includono la trasparenza fiscale, l’equa imposizione e l’attuazione delle norme internazionali intese a prevenire l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili.
Ulteriori impegni da parte dei paesi cooperativi
Oltre alla lista delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, il Consiglio approva il consueto documento sullo stato di avanzamento. Un documento che riflette la cooperazione in corso dell’UE con i suoi partner internazionali e gli impegni di tali paesi a riformare la loro legislazione per conformarsi alle norme concordate in materia di buona governance fiscale.
Il suo obiettivo è riconoscere il lavoro costruttivo in corso nel settore fiscale e incoraggiare l’approccio positivo adottato dalle giurisdizioni cooperative in vista dell’applicazione dei principi della buona governance fiscale.
Una serie di paesi ha assunto impegni, in particolare per quanto riguarda le raccomandazioni del forum dell’OCSE sulle pratiche fiscali dannose .
Numerosi altri paesi inoltre adottano misure per riformare i loro regimi fiscali preferenziali o migliorare ulteriormente la loro legislazione. Gli aggiornamenti sono riflessi nella relazione del gruppo “Codice di condotta”, anch’essa approvata dal Consiglio.
Informazioni generali
La lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali fa data nel dicembre 2017, fa parte della strategia esterna dell’UE in materia di imposizione e ha lo scopo di contribuire agli sforzi messi in atto per promuovere la buona governance in materia fiscale a livello mondiale.
Le giurisdizioni sono valutate sulla base di una serie di criteri stabiliti dal Consiglio nel 2016. Tali criteri riguardano la trasparenza fiscale, l’equa imposizione e l’attuazione delle norme internazionali intese a prevenire l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. I lavori sulla lista costituiscono un processo dinamico.
Dal 2020 il Consiglio aggiorna la lista due volte all’anno. La prossima revisione della lista è prevista nell’ottobre 2022.
Decisoni
La lista figura nell’allegato I delle conclusioni del Consiglio sulla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali. Le conclusioni comprendono anche un documento sullo stato di avanzamento che individua le giurisdizioni cooperative che hanno apportato nuovi miglioramenti alle loro politiche fiscali o alla cooperazione connessa.
Le decisioni del Consiglio sono preparate dal gruppo “Codice di condotta“, che è responsabile anche del monitoraggio delle misure fiscali negli Stati membri dell’UE.
Il presidente del gruppo mantiene un dialogo regolare con le giurisdizioni interessate. Maggiori informazioni sui suoi lavori sono pubblicate nella relazione del gruppo “Codice di condotta” al Consiglio.