A Napoli la musica italiana sarà la protagonista nei prossimi mesi grazie ad un viaggio che ripercorrerà le sue evoluzioni negli ultimi decenni. Nell’ambito delle attività culturali a cura dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli, per la manifestazione ‘Napoli Music Hall’ in Casina Pompeiana in Villa Comunale, punto d’ascolto dell’Archivio Storico RAI della canzone napoletana, è stata selezionata la band del progetto musicale “Ritorno alla Musica, Omaggio alla canzone d’autore“, per partecipare a 5 serate musicali nelle date del 17 febbraio, 10 marzo, 28 aprile, 19 maggio e 20 giugno prossimi.
Mario Scala e la ‘Work in Progress Naples Band’ faranno conoscere, non solo ai giovani, l’evoluzione della canzone italiana dovuta all’arrivo di rilevanti novità generate dalla musica americana a partire dagli anni 20/50 e gli autori sostenitori di tale rinnovamento.
Un evento che sarà un vero e proprio omaggio ai cantautori italiani con cover scelte tra grandi artisti come Paolo Conte, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Fabrizio De Andrè e al tempo stesso un viaggio musicale fra ritmi e atmosfere d’oltreoceano, jazz, blues, swing, dixieland, ragtime, aneddoti, profumi, sensazioni e canzoni che hanno caratterizzato il panorama musicale a cavallo tra gli anni ’50 e ’80.
Mario Scala promotore della band racconta:
“Mozart diceva che ‘tutto è già stato composto, ma non ancora trascritto’. Senza apparire blasfemo mi piace pensare che il ‘Genio’ si riferisse ad ogni genere di musica, intendendo per ‘genere’ tutto quanto attraverso le note trasmettesse un’emozione. È di emozioni legate alla musica che voglio tentare di parlare, in particolare di quelle emozioni, che spaziano nel panorama musicale degli anni 50/80“.
Tra gli anni 20 e gli anni 50 in America, il jazz, il ragtime, il blues, il rock and roll incominciarono ad influenzare il vecchio continente segnando così una vera rottura con il genere melodico in voga fino ad allora.
Anche in Italia dopo il disastro bellico si sentì il bisogno di un cambiamento, che comportasse non solo la rinascita economica, ma anche culturale intesa in senso ampio, quindi anche musicale.
Ciò avvenne però più lentamente rispetto agli altri paesi del vecchio continente, forse perché la musica leggera interpretata da cantanti come Taiani, Consolini, Pizzi e Boni, non consentiva ancora strappi profondi alla tradizione.
E qui è d’obbligo citare il pensiero di Nino Rota il quale affermava che “Il termine musica leggera si deve riferire solo alla leggerezza di chi l’ascolta, non di chi la scrive“.
Intanto lo swing di Natalino Otto, Fred Buscaglione e Gorni Kramer, entrava nelle orecchie e nel cuore degli Italiani.
In quegli anni le generazioni più giovani vivevano un’inquietudine che non riuscivano più a reprimere e desideravano la svolta, lo sdoganamento dallo sdolcinato modo di esprimere anche nella musica i sentimenti e le emozioni in generale.
Si affacciarono allora, sul palcoscenico di questo stato d’animo, i vari Tony Dallara, una esplosiva Mina e un mitico Modugno che con le sue braccia alzate al cielo, dette l’illusione a chi lo amò subito di ‘poter volare’.
Ma anche qui lo shock vero e proprio lo causò il Rock and Roll, lo Swing, il Charleston e lo stesso Jazz, tutte atmosfere musicali importate dagli Stati Uniti.
Confermata la presenza all’evento dell‘Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, l’Avv. Nino Daniele così come l’esibizione del cantautore Ciro Mattei, leader della rete Peppesmith, musicista-videomaker, docente di filosofia e scienze naturali, famoso anche per essere l’autore di video geniali e ricchi di idee.
Agli spettatori sarà inoltre offerta una degustazione gratuita di benvenuto all’evento dall’azienda vinicola Terredora di Paolo Mastroberardino, e la consulenza e il servizio messo a disposizione dalla Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Napoli.