Maroni: “non siamo di fronte a gente per bene”. Appena riavutisi dalla paura di dover tornare a casa e incassata l’agognata fiducia dei “trenta denari”, fingendo che quelli che sono in piazza siano solo dei pazzi esaltati si vuole arrivare al muro contro muro criminalizzando le reazioni e normalizzare le cose cercando di empatizzare con un opinone pubblica ormai prona
Ieri a Roma “poteva esserci il morto” durante gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Lo dice il ministro dell’Interno Roberto Maroni e continua “non siamo di fronte a gente per bene, non sono studenti e operai che manifestano dissenso” ed infine “le notizie che avevamo nei giorni scorsi ci dicevano che oltre un migliaio di persone era determinato ad assaltare la Camera e il Senato durante il voto di fiducia al governo per bloccare i lavori. Si tratta di delinquenti che vanno fermati, di professionisti della violenza che non sono più tollerabili”.
Una domanda al caro ministro sorge spontanea: qual’è il modo giusto per protestare? Mettersi ordinatamente in fila innalzando cartelloni con frasi tipo: “Governo Bricconcello” oppure “Siete Molto Birichini” o ancora “Cattivoni” o forse anche questi sarebbero troppo lesivi della dignità delle persone a cui sono rivolte?
Sarebbe troppo chiedere al signor ministro e ai suoi colleghi di fare un’analisi politica e sociale di quello che accade nelle piazze e sui tetti?
Sono tutte in preda ad una follia collettiva queste persone o piuttosto la cruda realtà è che quando ti tolgono tutto e ti fanno pure una risata in faccia l’unica reazione che resta è la “mazza”; cadendo chiaramente nel tranello di chi scientemente crea queste situazioni per criminalizzare le reazioni e mettere ancora meglio le cose a suo favore cercando di empatizzare con un opinone pubblica ormai da grande fratello (quello televisivo).
La gente non è quella delle scenggiate a Montecitorio, la gente vera è quella che la mattina esce di casa senza più un lavoro, senza più sapere se arriverà a sera e porterà qualcosa a casa da mangiare. Questa gente ne ha fin sopra i capelli di una classe politica come questa. Non ci sono sondaggi che tengano e sopratutto un popolo senza più dignità (che è stata strappata a tutti) è un popolo che non è più decodificabile con le categorie dei buoni e dei cattivi e con liste di proscrizione. Il rischio è che il giocattolo scoppi nella mani di chi muove i fili ed allora altro che morto ci potrà scappare.