Che fine farà la Terra tra cinque miliardi di anni, quando il Sole avrà esaurito il proprio combustibile nucleare e sarà diventato un centinaio di volte più grande di adesso? Per rspondere a questo quesito, un team internazionale di astronomi europei e cileni ha guardato a una stella distante 208 anni luce, L2 Puppis, che cinque miliardi di anni fa aveva un aspetto simile all’odierno Sole.
“Il destino della Terra è ancora incerto“, sottolineano gli autori. I risultati delle osservazioni, effettuate tramite il radiotelescopio ALMA – un network di 66 antenne che forma un telescopio virtuale di 16 km di diametro -, sono stati pubblicati suAstronomy & Astrophysics.
“Tra cinque miliardi di anni il Sole si gonfierà diventando una gigante rossa, e perderà una grande quantità di materia, attraverso un forte vento stellare – spiega Leen Decin, uno degli autori dello studio -. Il risultato di questo processo sarà la trasformazione in una stella più piccola, una nana bianca. Il suo diametro sarà simile a quello della Terra, ma il Sole diventerà molto più pesante. Un cucchiaino di materiale solare – aggiunge l’astronomo – peserà all’incirca cinque tonnellate“.
Questa metamorfosi della nostra stella avrà un notevole impatto sui pianeti del Sistema Solare. I primi a subirne le conseguenze saranno Mercurio e Venere, inghiottiti e distrutti dal Sole che s’ingigantisce.
Grazie ad ALMA, gli astronomi hanno individuato un oggetto che orbita intorno a L2 Puppis. Si trova a 300 milioni di chilometri dalla stella, all’incirca due volte la distanza Terra-Sole. Secondo gli autori, potrebbe essere un pianeta. Una sorta di Terra del futuro, tra cinque miliardi di anni.
“Il Sole trasformato in una gigante rossa molto probabilmente ucciderà ogni forma di vita sul nostro Pianeta. Ma la Terra – conclude Decin – potrebbe sopravvivere. E continuare a orbitare attorno alla nana bianca“.