Avrà luogo a Napoli, nelle sale espositive di Castel dell’Ovo, la retrospettiva Carlo Montarsolo, ritorno a Napoli.
In continuità con le rassegne espositive e gli eventi culturali realizzati negli ultimi anni in memoria di Carlo Montarsolo (1922-2005), la retrospettiva odierna è finalizzata ad approfondire con un puntuale itinerario la più proficua produzione dell’artista, presente a pieno titolo nella storia dell’arte partenopea e nazionale, muovendo dal figurativo fino alle soglie dell’astrazione.
Cinquanta opere raccontano alcuni filoni e temi significativi del percorso artistico di Carlo Montarsolo e in particolare quelli che si legano alla città e alla cultura partenopea. Due in particolare i temi fondanti della rassegna, quello delle “Lave vesuviane” (1955-2002) e quello del mare (1943-2003).
Ad essi si affianca una selezione delle opere del periodo più noto del maestro, quello della fine degli anni Cinquanta e degli inizi degli anni Sessanta, ossia la sua produzione più materica, centrata sul senso della luce e sulla sua capacità rivelativa in un contesto astratto-geometrico, senza tuttavia perdere di vista la forma naturalistica (1957-2003). A completamento alcune opere “di raccordo” tra i filoni citati ed un corpus di inchiostri del decennio 1950-1960.
Le opere in mostra – oli su tela ed inchiostri – alcune delle quali appartenenti alle Collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e di Banca Intesa Sanpaolo, sono selezionate dalcostituendo archivio dell’Associazione Montarsolo.
Fra le opere più significative in mostra anche alcuni dipinti storici, con cui l’artista ottenne i primi significativi successi che lo proiettarono in una dimensione nazionale ed internazionale: Tempio sommerso, primo premio alla Rassegna d’Arte del Mezzogiorno tenutasi nel 1962 al Palazzo Reale di Napoli (con una giuria presieduta da Argan) e Paesaggio d’inverno, esposto nel 1958 alla Mostra Internazionale Premio Marzotto per la Pittura al Musée National d’Art Moderne a Parigi e premio Mancini alla mostra all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1959.
La mostra è corredata da un fascicolo a colori con un intervento critico di Enrico Crispolti e la curatela scientifica di Giorgio Agnisola.
Promossa dall’Associazione Montarsolo, la retrospettiva è patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli e realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.