Sarà in scena al Teatro Elicantropo di Napoli 2PERT. Vita e miracoli del partigiano Sandro Pertini” scritto da Giuseppe e Aldo Rapè, quest’ultimo anche interprete e regista del monologo, presentato da Prima Quinta.
La compagnia sicula, da sempre impegnata in spettacoli d’impegno civile e sociale, dedica il monologo al settimo Presidente della Repubblica Italiana, concentrandosi sulla sua esperienza da partigiano e al suo impegno politico contro la dittatura fascista.
In Pert, la vita di Sandro Pertini, ricordato ancora oggi come il “presidente più amato dagli italiani”, diventa una cartina tornasole della drammaticità insita in tutte le grandi scelte dell’esistenza. E’ il racconto di un uomo che è stato “esempio” per molti, in un’epoca dove sono rimasti solo uomini di parole, e dove la libertà di parola è divenuta parola in libertà.
Il Partigiano Pert non narra semplicemente le gesta straordinarie di un eroe vissuto in un determinato contesto storico (1896-1990), ma propone una riflessione sui grandi interrogativi dell’uomo di ogni tempo.
Il valore della libertà, l’impegno politico come bussola dell’intera esistenza, la coerenza e la fedeltà alle proprie idee come disciplina di vita, l’ascolto obbediente alle voci profonde della coscienza, il sacrificio della propria sfera personale a favore dell’impegno per il bene comune.
“È uno spettacolo – afferma Aldo Rapè – che, oltre a raccontare la straordinaria vita del partigiano Sandro Pertini, ci parla di esempio, libertà, resistenza. Pone l’attenzione sull’importanza della coscienza personale in un mondo dove ci siamo dimenticati che è la coscienza a indicarci la strada e le scelte”.
In un momento di grave crisi ideologica, dove l’azione politica si è svuotata di riferimenti alti di pensiero per ridursi a becero tatticismo e a convenienza bassa del momento, recuperare la figura di Sandro Pertini può servire da antidoto efficace per un impegno rinnovato di tutti.
Il partigiano Sandro Pertini assurge a figura universale di ogni combattente che in ogni tempo e a ogni latitudine ha avversato la tirannide, l’ingiustizia sociale e l’oppressione. Una cronologia dell’anima narrata attraverso i fatti nodali della vita di Pertini, quelli che hanno determinato i passaggi fondanti di un’intera esistenza, per trarre una lezione per l’oggi.
L’allestimento si avvale dei costumi a cura di Annalisa Ciaramella, il disegno luci di Marco Ghidelli, gli elementi scenici di Cartura, la consulenza alla regia Lauro Versari.