Una famiglia media potrebbe risparmiare fino a 30/40 euro sulla bolletta “producendo” l’energia in casa invece di acquistarla dalla rete. E’ quanto promette una tecnologia innovativa, molto diffusa all’estero ma ancora poco nota in regione, che utilizza batterie al litio per accumulare e stoccare l’energia solare prodotta dagli impianti fotovoltaici.
Il primo impianto di questo genere è stato installato ad Aviano, in provincia di Pordenone, in una abitazione privata. La sua capacità di accumulo è del 30% superiore a quella dei sistemi che usano le tradizionali batterie al piombo. “Il che consente – spiega Lino Calligaro de L’Altra Energia di Udine, la società che si è occupata del progetto – di sfruttare al massimo le potenzialità dell’impianto fotovoltaico riducendo le necessità di prelievo dalla rete e i relativi costi in bolletta. La batteria accumula l’energia prodotta durante il giorno e la rimette in circolo quando i pannelli non lavorano, di sera, ad esempio, o quando non c’è sole”.
Un’opportunità, però, ancora poco diffusa. “Mi ha sorpreso – ammette l’imprenditore – scoprire che siamo stati tra i primi in regione a richiedere all’Enel l’autorizzazione per questo genere di impianti. Fino a qualche anno fa la convenienza del fotovoltaico era legata soprattutto agli incentivi erogati sui kilowatt prodotti, oggi invece sta nella capacità di abbattere i costi per l’acquisto di energia”. Il fabbisogno medio annuale di una famiglia si aggira attorno ai 3mila kWh, ovvero circa 8 kWh al giorno. I consumi domestici si concentrano soprattutto di sera e di notte, quando l’impianto fotovoltaico non produce. “In questa fascia oraria – continua Calligaro – invece di “comprare” energia della rete si potrebbero utilizzare i kilowatt autoprodotti durante il giorno: basta un accumulo di circa 4kWh per soddisfare le necessità quotidiane e risparmiare fino a 30/40 euro al mese sulla bolletta”.
Gli impianti fotovoltaici con batteria al litio usano una tecnologia sofisticata, con una capacità di carica e scarica intorno all’80% e una durata di circa 10 anni, il doppio, cioè, di quelli con batterie al piombo. “L’installazione ha ancora costi piuttosto elevati – dice Calligaro – ma bisogna considerare il benefit del risparmio: con un autoconsumo a regime l’investimento viene ripagato nel giro di una decina d’anni. Il sistema di accumulo, poi, può essere installato anche su impianti vecchi che ricevono gli incentivi del Conto Energia”. E non solo, la legge di Stabilità ha confermato le detrazioni fiscali del 50% sugli impianti fotovoltaici e i relativi sistemi di accumulo e ha introdotto l’esenzione totale dal pagamento degli oneri di sistema sull’energia auto consumata per gli impianti sotto i 20 kW.