Il 2022 è un anno molto particolare. Da una parte dovrebbe essere il momento della ripartenza dopo due anni di pandemia mentre dall’altra abbiamo non solo guerre ma anche “crisi” come quelle delle risorse minerarie nel mondo.
Risorse minerarie nel mondo, la situazione
Aumento dei prezzi e difficoltà di approvvigionamento, queste le due più grandi motivazioni dietro questa “crisi”. Risorse minerarie vuol dire materie prime e la pandemia ha creato una situazione completamente atipica.
Se, infatti, si pensava che alla “ripresa dei lavori” dopo la pandemia ci sarebbe stato un problema di “crack economico” soprattutto sul lungo periodo, in realtà abbiamo assistito all’esatto opposto: le aziende registrano un forte aumento della domanda. Quindi, il problema non era la mancanza di persone che si occupassero di lavorare le materie prime ma la mancanza “fisica” proprio di queste ultime.
Il mercato, in linea molto generale, funziona con domanda ed offerta. Se la domanda si alza ma l’offerta invece no, allora avremo inevitabilmente un aumento dei prezzi per ritrovare un equilibro all’interno del mercato.
Aumento dei prezzi, alcuni dati
Dalla spiegazione di prima passiamo a qualche dato numerico grazie alle rilevazione della Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria), ecco alcune materie prime che hanno subito un aumento significativo di prezzo:
- il rame +47%
- il grano +12%
- la soia +15%
- il legno +6%
- il pallet +20%
- il nichel e lo zinco +51%
- l’allumino +26%
Soluzioni?
L’Europa, conscia del problema, ha deciso di creare l’European Raw Materials Alliance (ERMA) – fondata su tre obiettivi:
- Sviluppo di imprese per il riciclo dei minerali pregiati: purtroppo in Europa il riciclo di rifiuti elettrici ed elettronici non riesce ancora a decollare soprattutto a causa di un evidente ritardo strutturale. Sicuramente questo è un aspetto su cui l’Europa deve assolutamente migliorare. Oltretutto, ci rimettiamo due volte perché questi rifiuti, se non smaltiti correttamente, hanno un impatto non da “ridere” sull’ambiente.
- Agevolare l’estrazione di minerali pregiati presenti sul territorio UE: l’obiettivo di questa alleanza è implementare velocemente i processi di lavorazione di queste materie. In Europa esistono diversi giacimenti di terre rare e riuscire a reperirle direttamente “in casa” ci renderebbe meno dipendenti dai Paesi esteri, Cina in primis, e sicuramente più sostenibili.
- Costruire una politica estera e industriale comune: per riuscire ad avere un certo peso internazionale ed assicurarci delle concessione di estrazione dei minerali, che attualmente non abbiamo, l’unica soluzione è che l’Europa si muova compatta in tal senso.