Il Consiglio Europeo ha adottato conclusioni che definiscono la posizione dell’UE per la settima sessione dell’organo direttivo del trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, che si terrà a Kigali (Ruanda).
Le conclusioni si concentrano su alcuni temi chiave dell’evento, in particolare il ruolo delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nonché il sistema multilaterale di accesso e di ripartizione dei vantaggi e la strategia di finanziamento istituita dal trattato.
Nelle conclusioni, il Consiglio invita l’organo direttivo del trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura a migliorare il funzionamento del sistema multilaterale in vigore, espanderne il campo di applicazione e perfezionarne il finanziamento. Sottolinea inoltre il significativo contributo degli agricoltori e delle comunità locali alla conservazione e allo sviluppo delle risorse fitogenetiche, e l’importanza della parte del trattato relativa ai “diritti degli agricoltori”.
Il trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura è stato adottato il 3 novembre 2001 dalla 31ª sessione della conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ed è entrato in vigore il 29 giugno 2004.
L’UE e i suoi Stati membri sono parti contraenti del trattato internazionale, che istituisce un sistema globale volto a fornire ad agricoltori, costitutori (selezionatori di piante) e scienziati l’accesso a materiale fitogenetico per l’alimentazione e l’agricoltura e intende garantire, tramite un sistema multilaterale di accesso e di ripartizione dei vantaggi, che i beneficiari condividano i vantaggi che traggono dall’utilizzo del materiale genetico in questione con i paesi da cui esso proviene.