Qella dei campi rom è una storia brutta con risvolti addirittura drammatici, ma non solo a Napoli bensì in tutte le città d’Italia. Ancora vivo in città è sicuramente il ricordo del rogo del campo di Ponticelli e di tutte le implicazioni e risvolti giudiziari che ne sono conseguiti.
Ora la problematica era incentrata sul campo rom, o ex campo rom ormai, di via del Riposo e dopo 6 settimane di lavoro si è conclusa la prima fase dell’operazione di bonifica e messa in sicurezza dell’ex campo ricoperto da 224 tonnellate di materiali abbandonati in pieno spregio delle norme.
L’obiettivo dell’intera operazione non è stato solo ripulire l’ex campo, ripristinando le condizioni di nettezza adeguate, ma anche quello di selezionare i materiali destinandoli, ove possibile, nel ciclo della raccolta differenziata (RAEE, pneumatici, legno, ingombranti, vetro).
Dal 16 giugno al 23 luglio sono stati coinvolti tutti i giorni in condizioni di lavoro difficili 7 operatori e 4 automezzi ASIA di media e grossa portata per rimuovere 224 tonnellate di materiali. Si trattava prevalentemente di ingombranti, Raee, pneumatici, scarti di lavorazione edile, vetro, amianto.
“Le operazioni si sono svolte con i tutti i presidi ambientali necessari – precisa l’Amministratore Unico di ASIA Raffaele del Giudice-. Un ringraziamento va ai lavoratori ASIA per il risultato raggiunto e al Comune di Napoli per la efficace azione di recupero delle risorse finanziarie necessarie. Il programma di bonifiche sul territorio comunale andrà avanti con la doverosa determinazione”.