Le misure prese dal Governo centrale e da quelli locali per fronteggiare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo hanno lasciato a casa una bella fetta di popolazione. La chiusura delle attività commerciali non indispensabili, delle scuole e degli uffici che continuano la loro attività in modalità smart working ha svuotato le strade delle nostre città da un gran numero di auto. Anche se l’atmosfera è pesante, angosciante, ci sono risvolti positivi non trascurabili. L’aria è diventata più pulita e le strade non sono più così rumorose. Se questo periodo difficile può insegnarci qualcosa è il rispetto per l’ambiente e se vogliamo rimettere in moto l’economia italiana messa così a dura prova dalla pandemia dovremo incentivare per esempio l’utilizzo delle fonti di energia alternativa.
Green economy e mobilità sostenibile
Uno dei cardini della green economy è la mobilità sostenibile. Mezzi di trasporto ad alimentazioni alternative che riducano le emissioni di CO2 nell’aria secondo quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda 2030. Le auto elettriche sono la soluzione alla quale l’uomo pensa da molto tempo e che ha ancora bisogno di essere perfezionata. Intanto le case automobilistiche stanno mettendo a punto modelli con nuove batterie. Il potenziamento delle batterie e la creazione di una rete ramificata per la ricarica dei mezzi sono tra le azioni al momento al centro dell’attenzione.
Le caratteristiche delle auto elettriche
Le nuove batterie della Nissan hanno due livelli di potenza: 40 e 62 kwh in grado di garantire un’autonomia rispettivamente di 270 km e 385 km. Il primo modello è ideale per vetture usate essenzialmente in città, il secondo per veicoli con i quali partire per un viaggio. Le auto elettriche di nuova generazione assicurano prestazioni di alto livello che consentono una guida fluida e costante ideale per ottimizzare la durata della batteria. Al pari delle auto ad alimentazione tradizionale le brusche frenate e le accelerazioni repentine causano un maggiore consumo in termini di elettricità così come i tragitti in salita. Quanto alla ricarica i problemi sono due: la difficoltà di reperire centraline alle quali attingere e la durata della carica. Una ricarica completa standard può durare fino a quasi dodici ore mentre quella veloce si riduce a un tempo che varia tra i 60 e i 90 minuti.
Le auto elettriche tra passato e futuro
Le prime auto elettriche sono state realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Sembravano avere un grande potenziale ma le limitate conoscenze dell’epoca sull’elettricità ne hanno impedito lo sviluppo. L’idea è tornata in auge grazie all’esigenza sempre più urgente di limitare le emissioni di CO2 nell’aria e quindi trovare alimentazioni alternative ai combustibili fossili. Gli impegni presi dall’Unione Europea in materia di sostenibilità prevedono l’abbattimento delle emissioni del 40% entro il 2030 e l’azzeramento entro il 2050. Perché quindi non cogliere questa nuova opportunità per procedere a maggiore velocità verso questi obiettivi?