Riparte con un nuovo ciclo il Master di II livello in “Drammaturgia e Cinematografia”, coordinato da Pasquale Sabbatino e afferente al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tra le novità di quest’anno la presenza di Maurizio de Giovanni, protagonista nella precedente edizione dei cicli seminariali “Raccontare il lato oscuro dell’anima camminando in città. Seminario sulla scrittura di noir e gialli” e “Le mille forme del raccontare”, tra i membri del Comitato Scientifico del Master, composto da docenti esperti nei diversi ambiti disciplinari e dal Maestro Peppe Barra, al quale è stato conferito il Master honoris causa.
Il corso risponde alla domanda di alta formazione professionale di esperti nei settori della critica teatrale e cinematografica e delle scritture per la scena. Il percorso formativo, della durata di un anno (60 cfu), è articolato in attività didattica frontale e teleimpartita, laboratori e tirocini formativi, con la presentazione di un elaborato finale. Il titolo di studio del Master dà diritto a 3 punti nella graduatoria degli insegnanti.
Obiettivo del tirocinio formativo sono l’approfondimento e la sperimentazione delle conoscenze acquisite. La pluriennale collaborazione tra il Master e il Napoli Teatro Festival Italia offrirà agli iscritti un’occasione esclusiva di formazione culturale e professionale. Gli specializzandi del Master saranno impegnati come critici teatrali nella realizzazione e nella gestione di un “diario di bordo critico”, ospitato sul sito ufficiale del NTFI in un blog dedicato. Nell’ambito delle attività, gli allievi sono stati ospitati dal Teatro Bellini, dal Teatro Mercadante, dal Teatro Nuovo e da Galleria Toledo alle prove generali di alcuni spettacoli, e hanno fatto tappa nella sede della Rai di Napoli per visitare gli studi in cui si svolgono le riprese di “Un Posto al Sole” ed assistere alle fasi di produzione di una delle maggiori fiction italiane.
Gli specializzandi hanno avuto l’opportunità di partecipare, in qualità di relatori, alla manifestazione “La legalità per una rivoluzione culturale” e al XX Congresso Adi (panel Scritture per la scena tra teatro e cinema), maturando inoltre competenze nell’organizzazione e promozione di eventi culturali. Rientra nell’attività di formazione professionale la collaborazione degli studenti al Giornale del Master e in particolare a due progetti che, realizzati nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo federiciano, dialogano con una rete interuniversitaria: “Biblioteca digitale. Cultura della legalità e rappresentazioni della camorra” e “Carte d’autore online”.
I testi teatrali (“Un minuto di silenzio”, “Vite imperfette”, “Pagine nere”, “Passaggi obbligati”, “Ognuno nemico dell’altro”, “L’amore molesto”) prodotti finora dai corsisti nei laboratori di drammaturgia e scrittura creativa, guidati nel corso degli anni da Manlio Santanelli, Fortunato Calvino ed Angela Di Maso, hanno riscosso successo in palcoscenico (Teatro Bellini di Napoli), sono stati insigniti di numerosi premi e sono stati pubblicati tra le Nuove Proposte di Drammaturgia nel sito del Master ospitato dal server dell’Ateneo. Gli elaborati realizzati durante i seminari di critica teatrale e cinematografica, ritenuti originali dal Consiglio di Master, sono apparsi in collane editoriali specifiche e nella “Rivista di letteratura teatrale”, diretta da Pasquale Sabbatino e Piermario Vescovo e inserita dall’Anvur nella fascia A per la sua alta scientificità.
Testi come “L’opera che Troisi non ha scritto” e “Il mare sa aspettare”, nati in seno al Master, si sono aggiudicati il Premio Concetta Barra-Isola di Procida e il Premio Autore Esordiente nell’ambito dello Stabia Teatro Festival. L’esperimento drammaturgico dedicato a Troisi ha condotto alla creazione di un “testo di testi” a partire dagli spunti offerti dalle interviste, dall’aneddotica fiorita intorno all’attore e dalla rivisitazione in chiave originale di alcuni sketch de La Smorfia. La pièce “Il mare sa aspettare”, interpretata dagli specializzandi durante la 30° edizione di Futuro Remoto e in seguito presso l’Auditorium del Liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici e Le Scuderie di Villa Favorita, racconta, tramite l’espediente narrativo della favola, la tragedia che si consuma nel Mediterraneo, un tempo strada di circolazione di civiltà e ora luogo di morte per migliaia di migranti. “Racconti di vita delle anime pezzentelle” è, infine, una raccolta di testi scritta a più mani dagli studenti per affrontare problematiche legate al presente della città di Napoli.