E´ in funzione all´ospedale di Sansepolcro – prima struttura pubblica in Toscana e seconda in Italia (dopo Modena) – il sistema Rio, una piattaforma robotica ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in ortopedia.
Introdotto in Italia da Ab Medical nel 2011, è in funzione all´ospedale di Sansepolcro dall´estate 2014. E´ un braccio robotico, che permette di riprodurre sul paziente ciò che il chirurgo ha pianificato con estrema precisione sul software, eliminando l´errore manuale. Il gesto chirurgico effettuato con il braccio robotico ha un margine di errore di un millimetro, oltre il quale il sistema si arresta, evitando danni potenziali ad arterie, vene e nervi. Viene utilizzato per interventi su artrosi primaria e secondaria.
Garantisce elevatissima precisione e riproducibilità del gesto chirurgico, minore sanguinamento, tempi di degenza minori, rischi più bassi di infezione post-operatoria, tempi di recupero più veloci, migliore mobilità e qualità della vita, ma soprattutto, seppur da verificare, una più lunga sopravvivenza delle protesi impiantate con robotica rispetto al metodo tradizionale.
“Questo sistema robotico è molto innovativo – ha detto l´assessore Marroni – Fa parte di una strategia regionale strutturata negli anni che, partita da Grosseto, ha poi toccato Careggi, Pisa, Siena, Arezzo. Tutti luoghi dove la chirurgia robotica ha grande valore, in un´ottica di rete diffusa”. “L´ospedale di Sansepolcro è in rete, e questa è una strategia importante – è la dichiarazione di Daniela Frullani – Possiamo contare su professionisti che vengono da altri ospedali nella nostra struttura. Per noi è motivo di grande soddisfazione ospitare questo studio”. “Il ruolo dei piccoli ospedali è importantissimo, determinante – osserva Enrico Desideri – Tra l´altro, questo tipo di interventi ha costi inferiori in un piccolo ospedale”.
I sistemi robotici Rio installati nel mondo sono più di 270, di cui 6 in Italia: 2 in strutture pubbliche (Sansepolcro e Policlinico di Modena), 4 in strutture private, di cui due con casistica maggiore. Dall´esordio negli Stati Uniti, il cui primo impianto risale al 2006, al 2013 sono state impiantate nel mondo 30.000 protesi. In Italia dal 2011 ne sono stati impiantati 1.457, di cui 1.260 gionocchia e 197 anche. A partire dal luglio 2014 a Sansepolcro sono state impiantate 58 protesi con tecnica robotica, di cui 32 anche e 26 ginocchia. In generale, la chirurgia protesica ortopedica viene eseguita con tecnologie tradizionali o con l´ausilio di sistemi di navigazione.
La robotica risulta essere un passo avanti rispetto alla navigazione in termini di precisione e riproducibilità. La chirurgia robotica si differenzia dalle tecniche attualmente utilizzate per la maggior precisione, l´accuratezza e la riproducibilità dell´atto chirurgico. La piattaforma robotica per ortopedia protesica Mako surgical – modello Rio System consente una pianificazione estremamente precisa della protesi su immagini Tac, che vengono elaborate sia in due che in tre dimensioni. Consentendo così una riproducibilità anche tridimensionale del planning e dell´immagine intraoperatoria, e tenendo in debita considerazione l´anatomia specifica di ogni paziente, il bilanciamento legamentoso dell´articolazione, lo spessore della cartilagine, l´orientamento, lo scorrimento e l´accoppiamento tra le componenti protesiche. Sul sito della Asl 8 di Arezzo è possibile vedere un video dell´intervento con il sistema Rio http://www.Usl8.toscana.it/