La Commissione Europea ha rilasciato un approfondito studio legato, con dati aggiornati al 2012, che mette in evidenzia il diverso comportamento dei vari stati europei in relazione alle politiche di supporto ed incentivazione alle fonti energetiche, sia rinnovabili, come fotovoltaico e eolico, che tradizionali, gas naturale, nucleare.
I risultati emersi dall’analisi dell’ente europea evidenziano l’impegno di diversi stati nel supporto a politiche energetiche più efficienti. In questo contesto, l’Italia non sfigura raggiungendo il quarto posto tra i 28 stati dell’Unione Europea in termini di quantità di incentivi pubblici erogati.
Leader europeo nel settore energetico è la Germania che investe 25.47 miliardi di Euro per l’energia. La fortissima politica energetica di Berlino distanzia in modo netto gli altri stati europei con la Gran Bretagna che s ferma a 13.28 miliardi e la Spagna a 10.43 miliardi. Quarta l’Italia che raggiunge quota 10.36 miliardi di Euro superando, nettamente, la Francia, ferma a 7.25 miliardi di Euro.
Al 2012, l’Italia investiva 750 milioni di Euro per il solare e 770 milioni per l’eolico contro i circa 8 miliardi che la Germania destinava, complessivamente, a solare ed eolico. Il nostro paese si piazza al quarto posto in Europa anche per la categoria delle rinnovabili. L’Italia è risultata, invece, leader europea nel settore del gas naturale, settore in cui il nostro paese può contare il più vasto parco di centrali di produzione d’Euroa, fortemente sostenuto dalle istituzioni con 600 milioni di Euro. L’Italia è leader anche del geotermico, con 40 milioni di Euro, ed è seconda, dietro la Francia, per l’idroelettrico, con 760 milioni di Euro.
La fotografia scattata dalla Commissione Europa rappresenta, in ogni caso, una situazione destinata a mutare drasticamente nel corso dei prossimi anni. In Italia, infatti, solare e eolico stanno facendo registrare una forte crescita, pari, nel 2012, secondo ai dati GSE, rispettivamente a 20.8% e 74.7%. A dimostrazione di ciò, lo scorso maggio, il sistema produttivo italiano ha raggiunto la quota record del 55.4% di energia rinnovabile prodotta, un dato destinato ad essere superato ulteriormente in futuro.
E in Campania?
In Campania, gli investimenti nel settore energetico stanno facendo registrare una netta crescita, sempre più marcata, del settore delle rinnovabili, anche per via di condizioni ambientali indubbiamente favorevoli, che a poco a poco sta scalzando in modo inesorabile le energie “tradizionali”. Al 2012, sempre secondo i dati GSE, la Campania si attestava al decimo posto tra le regioni italiani per produzione di energia da fonti rinnovabili. I dati immediatamente successivi al rapporto della Commissione Europea, riferitial maggio dello scorso anno, evidenziano una potenza di impianti di energia rinnovabile di 46.500 kW che collocano la regione al terzo posto tra le regioni italiani dietro solo all’„Emilia Romagna (54.000 kW) e Lombardia (50.000 kW).