Debole risposta della Commissione europea alla prima petizione di iniziativa dei cittadini dell´Unione europea, su “Right2water“, potrebbe screditare il sistema Eci, avverte il Comitato ambiente in una risoluzione.
Eci consente ai cittadini di chiedere alla Commissione di proporre leggi nelle aree di sua competenza, se riesce a raccogliere le firme di almeno 1 milione da almeno un quarto degli Stati membri dell´Ue.
“Sono felicissimo che il Comitato ha adottato le mie raccomandazioni sull’ iniziativa dei cittadini europei sulla Right2water. So che l´acqua può essere un problema che divide,
c´era eccellente cooperazione tra la maggior parte dei gruppi su questa importante questione“, ha detto Mep Lynn Boylan, la cui relazione è stata approvata con 38 voti a 22, con 6 astensioni. “Quasi 2 milioni di cittadini hanno firmato questa Ice e la risposta della Commissione non era semplicemente abbastanza buona. I cittadini hanno gravi e legittime preoccupazioni per quanto riguarda la privatizzazione dei servizi idrici che ho evidenziato nel mio rapporto. Acqua è un diritto umano, non una merce e non dovrebbe essere trattato come tale“, ha aggiunto.
Garantire l´accesso per tutti – I deputati sottolineano che gli Stati membri hanno il dovere di garantire che l´accesso all´acqua è garantita per tutti, indipendentemente dal fornitore e che i fornitori forniscono acqua potabile sicura e migliorare le condizioni igieniche. L´ue dovrebbe anche restare neutra per quanto riguarda le decisioni nazionali che disciplinano la proprietà delle aziende dell´acqua. Dato che i fornitori di acqua forniscono servizi di interesse generale, tali servizi dovrebbero essere permanentemente escluso da regole del mercato unico europeo, i deputati.
Mantenere l´acqua fuori commercio offerte – Inoltre, il carattere speciale dei servizi idrici e igienico-sanitarie, quali la produzione, distribuzione e trattamento, rende indispensabile per escluderli da eventuali accordi commerciali dell´Ue è negoziato o considerando, aggiungono.