Il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) ha approvato, a nome del Consiglio, un mandato per i negoziati su un regolamento relativo alle norme di qualificazione, lo stato e la protezione concessa ai rifugiati e alle persone che possono beneficiare della protezione sussidiaria. Sulla base di questo mandato, la presidenza avvierà negoziati con il Parlamento europeo al più presto possibile.
“La riforma del sistema europeo comune di asilo è una parte fondamentale della nostra politica migratoria globale e quindi di massima importanza per l’Europa. Oltre a raggiungere la parità di diritti e doveri per i richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale in tutta Europa, questo sarà anche ridurre i movimenti secondari e aiutare chi veramente bisogno di protezione. L’importo effettivo dei pagamenti sociali sarà ancora nelle mani di ciascuno stato membro” ha detto Andres Anvelt, ministro degli interni di Estonia, dopo l’accordo di oggi sugli standard di qualifica e di protezione. “Voglio anche rendere omaggio alla presidenza maltese per il loro enorme lavoro su questo file“, ha aggiunto il ministro Anvelt.
Gli ambasciatori dell’UE hanno approvato il testo del mandato (orientamento generale parziale) a condizione che le parti relative ad altri file del sistema europeo comune di asilo (CEAS) riforma sarà rivisitato una volta v’è un accordo su tali proposte.
Gli obiettivi principali di questo progetto di regolamento sono i seguenti:
- Garantire che gli Stati membri applicheranno criteri comuni per l’identificazione delle persone che hanno effettivamente bisogno di protezione internazionale
- Garantire lo stesso insieme comune di diritti per le persone in tutti gli Stati membri.
Una volta che il regolamento è adottato, tutti i candidati devono essere trattati in modo uguale in tutti gli stati membri. Contribuendo quindi ad evitare movimenti secondari.
Il regolamento definisce le norme per entrambe le qualificazione dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria. Essa stabilisce inoltre gli elementi da prendere in considerazione nella valutazione di una domanda.
Il regolamento prevederà la durata dei permessi e dei diritti in materia di accesso al lavoro, istruzione, sicurezza sociale, l’assistenza sanitaria, alloggio e misure di integrazione. Essa limita il diritto di risiedere da parte dei beneficiari di protezione internazionale, verso lo Stato membro che ha concesso loro la protezione.
Il progetto di regolamento include anche elementi specifici per tener conto della situazione dei minori, in particolare di quelli non accompagnati.