La riforma delle pensioni è uno dei capitoli della Manovra di Bilancio 2024. Secondo quanto scritto nella bozza, le norme per andare in pensione anticipatamente il prossimo anno sono diventate più stringenti, così come per accedere all’Ape sociale, mentre Opzione Donna è scomparsa. Vediamo nel dettaglio.
Riforma delle pensioni 2024: cos’è Quota 104
Quota 104 è il criterio con il quale sarà calcolata la finestra per andare in pensione in anticipo nel 2024. Tale finestra dovrà prevedere il raggiungimento dei 63 anni d’età e di 41 di contributi. E’ chiaro come questi nuovi requisiti restringano sensibilmente la platea degli aspiranti pensionati. La bozza del provvedimento contiene, però, altre misure che scoraggeranno le persone ad andare in pensione.
Chi vorrà comunque andare in pensione, infatti, subirà un taglio della pensione mensile in base a un coefficiente che diminuisce la quota contributiva. Chi, invece, resterà pur avendo i requisiti avrà un incremento in busta paga pari al 10%, che corrisponde ai contributi a carico del lavoratore che in questo modo non saranno più versati all’Inps.
L’Ape sociale
Cambiamenti previsti anche per l’Ape sociale. La manovra stabilisce per questa misura 36 anni di contributi per tutti. Restano fuori quindi i lavoratori gravosi, o i condizioni disagiate, come i disoccupati, gli invalidi e i caregiver.
Per le donne dovrebbe esserci una nuova formula che unisce Ape sociale e Opzione Donna.
Opzione Donna diventa Ape Donna
Il 2024 vedrà la cancellazione anche di Opzione Donna. Non potranno, quindi, andare in pensione le donne lavoratrici che l’anno prossimo compiono 58-60 anni e che hanno al loro attivo 35 anni di contributi.
La manovra, però, prevede che questo strumento diventi si unisca con l’Ape per diventare Ape Donna. Questo tipo di pensione con flessibilità in uscita sarà riservato alle sole donne che hanno maturato i requisiti dell’Ape.
Nello specifico, potranno usufruire dell’Ape Donna le lavoratrici:
- disoccupate involontarie senza sussidio (NASpI) da almeno tre mesi;
- caregiver per assistenza da almeno sei mesi del coniuge o partner in unione civile, oppure di un parente di primo grado convivente;
- disabili pari almeno al 74%;
- addette a lavori gravosi da almeno sei anni nell’arco degli ultimi sette anni.
Mentre per gli uomini l’Ape è prevista dai 63 anni in poi, per Ape Donna la finestra si potrebbe aprire a 61 anni, 60 per le donne con un figlio e 59 per le donne con più figli.
Le lavoratrici che hanno maturato i requisiti della vecchia Opzione Donna entro il 31 dicembre 2021, può ancora usufruire di quel diritto e andare in pensione con le vecchie regole.
In copertina foto di beauty_of_nature da Pixabay