Un operazione della polizia provinciale presso l’azienda ospedaliera universitaria Federico II ha accertato una serie di irregolarità davvero impressionantiÂ
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Un’operazione della Sezione Giudiziaria della Polizia provinciale di Napoli, diretta dal comandante Lucia Rea, su delega di indagini della Sezione Urbanistica e Ambiente, coordinata dal Procuratore Aggiunto Aldo de Chiara, a firma del Sostituto procuratore Federico Bisceglia, ha permesso di accertare illeciti nella gestione dei rifiuti sanitari dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.
Nello specifico, durante il sopralluogo esperito insieme ai tecnici A.R.P.A.C. è emerso che, in maniera sistematica, venivano miscelati i rifiuti sanitari prodotti (flaconi per fleboclisi completi di deflussori e di aghi, siringhe, garze ed ovatta contaminate da liquidi biologici, sacche per le urine e per il sangue ed altro) ai rifiuti solidi urbani e avviati allo smaltimento come tale.
Da una ispezione a campione compiuta in alcuni reparti, sono emerse ulteriori irregolarità sulla separazione dei rifiuti sanitari da quelli solidi urbani.
Inoltre, i tecnici A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale per la gestione dei sewrvizi idrici integrati) hanno accertato che almeno due edifici, appartenenti al complesso ospedaliero, non risultavano autorizzati allo scarico delle acque reflue nell’impianto di trattamento delle stesse.
Per i fatti accertati, la Polizia Giudiziaria operante ha provveduto a deferire all’Autorità giudiziaria competente quattro persone per i reati di miscelazione di rifiuti, gestione dei rifiuti non autorizzata, scarichi non autorizzati e falso in atto pubblico.