Taverna del Re verso la saturazione, già sversate 8 mila tonnellate sulle 10 mila previste. Solo 48 ore di tempo per trovare nuovi siti per evitare il caos totale
I fondi strutturali Ue destinati alla Campania per il settore dei rifiuti restano sospesi fino a quando non saranno rispettate tutte le condizioni. Lo ha ribadito, rispondendo alle domande dei giornalisti, il commissario Ue alla Politica regionale Johannes Hahn. Per poter riaprire i rubinetti dei finanziamenti, la Commissione, ha ricordato Hahn, attende “l’attuazione di un concetto globale per l’eliminazione dei rifiuti”. La situazione attuale a Napoli città vede l’Asia che raccoglie e smaltisce al ritmo di oltre 1.600 tonnellate di rifiuti giornaliere. Nonostante l’abbondante pioggia di questi giorni i lavoratori dell’azienda sono riusciti a recuperare, oltre a quelle quotidianamente prodotte, altre 300 tonnellate. di rifiuti giacenti sulle strade cittadine. L’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli: ì”Ciò – sottolinea – è stato reso possibile grazie al fatto che si sono potute scaricare 900 tonnellate a Taverna del Re e 700 tonnellate a Chiaiano. Questa è la dimostrazione che siamo in grado di provvedere efficacemente alla raccolta dei rifiuti prodotti in città e anche a recuperare celermente le giacenze dei giorni scorsi:l’importante è che ci dicano dove scaricare”.Intanto, però, sono già circa 8000 le tonnellate di rifiuti sversate all’interno del sito di Taverna del Re, alla periferia di Giugliano (Napoli). Il sito, aperto con una ordinanza del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro lo scorso 27 ottobre, dovrebbe accogliere circa 10mila tonnellate di spazzatura, per la maggior parte proveniente dalla città di Napoli. La chiusura, dunque, potrebbe avvenire già tra qualche giorno, considerato che ogni giorno nel sito arrivano in media 600 tonnellate di spazzatura ‘tal quale’. Morale della favola? Se non si individuano siti alternativi per lo sversamento dei rifiuti di Napoli e provincia la situiazione precipiterà in breve tempo e quei cumuli che faticosamente stanno scomparendo rispunteranno come funghi dopo una giornata di pioggia. Il cuore del problema è quello individuato dalla U.E.: fintanto che non si modificherà il sitema totale della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in Campania, decidendosi a instaurare un ciclo virtuoso e uno smaltimento eco-compatibile dei rifiuti tutto questo sarà l’ordinarietà, alla faccia di tutti i superman governativi e paragovernativi possibili.