“La Commissione Affari costituzionali della Camera sta affrontando il delicato tema della cittadinanza e ha già elaborato il relativo testo unificato che affronta il tema solo in parte, restringendolo alla questione della cittadinanza per i minori stranieri in Italia. Si è così letteralmente cassata anche la mia proposta di legge che aveva avuto ben 317 firmatari, da tutti i gruppi parlamentari, sul riacquisto della cittadinanza per gli italiani che recatisi all’estero hanno perduto la cittadinanza”. Lo ha dichiarato l’on. Fuscia FitzGerald Nissoli (PI) allo scadere del termine per la presentazione degli emendamenti al testo di legge unificato sulla cittadinanza in Commissione Affari costituzionali.
“Per rimediare a quanto fatto – ha precisato la deputata eletta in Nord e Centro America – ho presentato un emendamento che contiene il testo della mia proposta di legge ormai accorpata senza tener conto del contenuto. Infatti, il mio emendamento al Testo unificato sulla cittadinanza, AC 9 ed abbinati, prevede quanto segue: “Al comma 1, dopo la lettera f), aggiungere la seguente: f bis) Il comma 1 dell’articolo 17 è sostituito dal seguente: « 1. I nati in Italia, figli di almeno un genitore italiano, che hanno perso la cittadinanza in seguito a espatrio, per cause non direttamente imputabili a loro stessi o per motivi di lavoro, riacquistano la cittadinanza italiana facendone espressa richiesta al consolato italiano che ha giurisdizione nel territorio di residenza estera purché ciò non sia in contrasto con accordi bilaterali internazionali in vigore ».”
“Ora faccio appello – ha concluso l’on. Nissoli – alla sensibilità di tutti i miei Colleghi circa la grande vicenda migratoria italiana nel mondo e a tutti i 317 che hanno firmato la mia Proposta di Legge affinché siano consequenziali e votino a favore del mio emendamento per permettere il riacquisto della cittadinanza italiana a quei concittadini che l’hanno persa perché trasferitisi all’estero”.