Nell’ambito del “Programma di cooperazione italo-tedesca nel campo delle scienze umane e sociali”, sostenuto dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft del centro di eccellenza di Villa Vigoni (Loveno di Menaggio, Como), programma annuale di manifestazioni (colloqui, seminari per dottorandi e post dottorandi, close reading) che intendono favorire il confronto e approfondire dibattiti attuali nei campi della cultura, della storia e della società europee, è risultato vincitore il progetto promosso da Massimo Cultraro, primo ricercatore dell’Ibam-Cnr della sede di Catania, e da Johannes Bergemann, ordinario di archeologia presso la Georg-August-Universität di Göttingen.
La conferenza internazionale, che si svolgerà nella primavera del 2018, dal titolo “Cultura e Natura nel Mediterraneo antico. Ricerche italiane e tedesche in campo archeologico e storico e la loro importanza nel dibattito moderno sui cambiamenti climatici” (Kultur und Natur in der antiken Mittelmeerwelt. Italienische und Deutsche Forschungen in Archäologie und Geschichte und ihre Bedeutung für die moderne Diskussion über Klimawandel), coinvolgerà 10 studiosi tedeschi e 10 italiani specialisti nel campo delle ricerche paleoambientali. Saranno analizzate le principali questioni connesse all’interazione dei processi umani e le trasformazioni ambientali dalla Preistoria recente alle soglie del Medioevo, con particolare attenzione all’impatto di alcuni ecosistemi (aree paludose e siti con fenomeni geotermici) nella strutturazione delle religioni antiche.
Nel quadro di una più ampia visione interdisciplinare che include archeologi, storici, storici delle religioni e studiosi di cambiamenti climatici del mondo antico, l’incontro mira a rafforzare le relazioni tra ricercatori italiani e tedeschi nel campo delle scienze umane e in una prospettiva di consolidamento delle istituzioni comunitarie europee.
“Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto – dichiara Daniele Malfitana, direttore Ibam-Cnr – perché dà conferma della qualità e della serietà scientifica della proposta progettuale guidata dal dott. Cultraro e che dà anche contezza della visione globale di approccio ai fenomeni storici su cui l’Ibam è da lungo tempo impegnato“.