Come si fa a far indossare la mascherina a un alunno dell’asilo? Come si spiega a un bambino di 4 anni che non deve abbracciare i suoi compagni? Questi e altri sono gli interrogativi che hanno animato il dibattito degli ultimi mesi sulla riapertura della scuola dell’infanzia. Un tema delicato, quello della sicurezza sanitaria nella scuola, soprattutto quando gli interlocutori sono bambini così piccoli, ma che può diventare un’occasione di ulteriore crescita.
Scuola dell’infanzia tra autonomia e socialità
Per pensare alle regole sulla sicurezza anti Covid nella scuola dell’infanzia occorre soffermarsi sul significato che questa ha per i più piccoli. Prima importante occasione di “ingresso in società”, l’asilo è il luogo in cui non si è il centro delle cure, come accade in famiglia, ma parte di una comunità nella quale bisogna imparare a integrarsi imparando a comunicare nel modo più funzionale. Non a caso la frequentazione della scuola aiuta lo sviluppo del linguaggio. In quegli stessi anni in cui si sta formando la sua identità, nelle aule dell’asilo si imparano le prime competenze, si inizia a sperimentare l’autonomia, molto importante ai fini di uno sviluppo armonico. La socializzazione e il gioco, che sono parti integranti del processo di apprendimento in questa fase, si basano su regole non semplicemente imposte ma partecipate. Sarà su questo concetto di regola che bisognerà impostare l’adattamento dei bambini a questa situazione eccezionale.
Riapertura scuola dell’infanzia: quali sono le regole
A proposito di regole, vediamo quali sono le linee da seguire in questo anno scolastico per gli alunni appartenenti alla fascia d’età 0-6 così come fissate dalla circolare del MIUR datata 31 luglio:
- i piccoli alunni sono organizzati in gruppi stabili e sempre uguali. A ogni gruppo è assegnato un unico gruppo docente e assistente che è responsabile solo di quel gruppo;
- il materiale a disposizione di ogni gruppo didattico non può essere scambiato con quello di altri gruppi;
- la disposizione degli arredi delle aule devono assicurare che i diversi gruppi non si intersechino tra loro;
- per le attività didattiche bisogna preferire, condizioni climatiche permettendo, gli spazi esterni e tutti gli spazi disponibili all’interno dello stabile;
- ogni bambino può essere accompagnato da un solo genitore e la scuola deve predisporre punti di ingresso e di uscita differenziati
La rilevazione della temperatura corporea non sarà effettuata a scuola ma né alunni né personale scolastico devono andare a scuola se presentano sintomi respiratori o temperatura superiore a 37.5°.
Un anno pieno di incertezze
I bambini, inoltre, vanno avviati a una nuova routine di igiene personale che prevede starnutire e tossire nel gomito o in un fazzoletto monouso da buttare subito dopo; evitare di toccare occhi naso e bocca. Impostando le nuove regole come un gioco magari accompagnate da una filastrocca i bambini saranno lieti di accoglierla. Ce la faranno, invece, i genitori a rinunciare all’accompagnamento fin dentro la classe dei loro pargoli?