Si è tenuta ad Avellino la presentazione da parte dell’Isipm della figura del project manager, una figura professionale destinata ad una sempre maggiore richiesta da parte del mercato che ha lasciato lo spazio a considerazioni importanti sulla necessità di fare rete e sinergia
“L’unico vero modo di sfruttare il cambiamento non è adeguarsi ad esso ma provocarlo”. Sono queste le parole di Giuseppe Calabrese, responsabile scientifico del Progetto Genesi , una rete di reti orientata e costituita per sensibilizzare e favorire gli scambi culturali, professionali, tecnici e sinergici tra esperti in materia di energie rinnovabili e risparmio energetico in ogni campo di applicazione possibile. Moltiplicatore di opportunità ed acceleratore di business orientato verso l’economia della conoscenza si ispira al principio dell’idea: “se io ho una maglia e la scambio con un amico, un conoscente o un parente, alla fine io avrò sempre una maglia ed ugualmente l’altra persona. Se invece io ho un’idea e l’altra persona un’altra idea, dopo il nostro dialogo, colloquio o diatriba, avremo io due idee e l’altra persona due idee. Condivisione è parola cardine della società attuale. Ed io credo che il boom dei social network ne siano una prova esplicita e significativa”. Parla in questi termini Calabrese che dopo un’attenta analisi del mercato conclude con la sola regola valida nel mercato lavorativo attuale: “vince chi spinge”. Il Progetto Genesi assieme all’Isipm, Istituto italiano di project management con la figura del suo presidente, l’architetto Eugenio Rampaldi, e con la figura del Delegato per la Puglia, la dott.ssa Patrizia Monacelli, ha organizzato lo scorso 28 giugno presso la sala conferenza del Viva!Hotel un workshop gratuito con lo scopo di illustrare le particolarità della figura professionale di Project manager. “E’ necessario oggi passare dalla conoscenza profonda alla conoscenza superficiale. Come un surfista che sceglie le onde su cui provare la sua bravura e fa una scelta su quali cavalcare così oggi è indispensabile muoversi nel mondo del lavoro” continua Calabrese. “Il valore aggiunto oggi è tutto nel crowdsourcing ovvero nel fare rete, sinergia. Solo in questo modo è possibile entrare per la porta principale nella logica della moltiplicazione di progetti ed ovviamente di opportunità . Bisogna puntare al modello Zero Strutture: è importantissimo il capitale relazionale che si fonda su telefonate, e-mail, agenda, rapporti face to face. Le relazioni sono rete: 5 minuti per leggere un bando di gara o un progetto complicato, 7 telefonate e 2 e-mail ed il gioco è fatto. La squadra per rispondere al progetto è formata. Questa è la rete. Una rete che per essere completa ha bisogno della caratteristica della varietà : contatti di varia natura che possono servire quando uno meno se l’aspetta” conclude Calabrese esplicitando che molte di queste figure chiave possono essere costituite da project manager estremamente formati e preparati. E’ l’architetto Eugenio Rampaldi ad introdurre questa figura già da molti anni attiva e presente sul mercato americano. Progetto, termine latino proiectum, proiettato verso. E sono le idee che si proiettano e ci spingono verso. “Il più delle volte sono le idee dei momenti più duri perché spesso le idee migliori vengono quando sei disperato” spiega Rampaldi. Jean Paule Sartre si esprime in questi termini: “Noi saremo i nostri progetti. Progetto inteso in quello sforzo temporaneo intrapreso allo scopo di creare un prodotto, un servizio ed un risultato unico” Il Project management è una disciplina scritta, codificata, che si occupa della pianificazione, monitoraggio e controllo di tutti gli aspetti di un progetto e di tutte le motivazioni che implicano il sicuro raggiungimento degli obiettivi di progetto entro i tempi, i costi ed i criteri di performance prestabiliti. Si tratta dell’applicazione di conoscenze, skills, strumenti e tecniche alle attività di progetto al fine di soddisfarne i requisiti. Il Project Manager è sempre in riunione, coordina ma soprattutto comunica. Il pm comunica l’80% del tempo. Alle spalle è sempre importante la figura dello sponsor: un top manager, un amministratore delegato o un sindaco che garantisce per la fiducia riposta nella professionalità del pm. Un progetto è quanto di più trasversale possa esistere nella gestione aziendale: non possono essere appannaggio di una figura lavorativa o di un’altra. Sono trasversali dunque riguardano la vita aziendale nella sua interezza: un sito web ad esempio è immagine dei tanti interessi di figure aziendali differenti. Altro elemento importante è il Project Charter ovvero la Scheda di Progetto. Ci sono poi i vari processi: ideazione, pianificazione, esecuzione, controllo ed infine chiusura. L’importante è sempre tenere in mente la legge generale di Murphy: se un progetto può andar male lo farà …. Ma nessuna paura: un progetto che andrà male non sarà altro che un’esperienza negativa, esempio da cui ripartire. “Experience is what you get when don’t get what you want. Esperienza è ciò che ottieni quando non ottieni ciò che desideri” dice Randy Pausch, il giovane docente malato di cancro nel corso dell’ “Ultima lezione” ai suoi studenti. Nella valutazione e stesura dei progetti c’è un triangolo che bisogna considerare: tempi, costi e qualità . Velocizzare i tempi, abbattendo i costi ed alzando la qualità è un optimum di cui nessuno ancora è riuscito a teorizzarne la formula precisa.
Fioravante Conte
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