L’iscrizione al registro delle opposizioni funziona davvero? Ce lo chiediamo dopo che all’Unione Nazionale Consumatori sono pervenute diverse lamentele da parte di utenti regolarmente registrati che continuano a ricevere telefonate da operatori di telemarketing. Dalle compagnie telefoniche alle agenzie di trading, l’attività promozionale non sembra trovare ostacoli.
Registro delle opposizioni: cosa garantisce l’iscrizione
La nascita del Registro pubblico delle opposizioni (RPO) risale al 2010 su progetto del Ministero dello Sviluppo Economico e la sua gestione è affidata alla Fondazione Ugo Bordoni. Si tratto di un elenco che comprende i numeri di telefono di quanti dichiarano di non voler essere contattati da agenzie che forniscono servizi di telemarketing. Inizialmente il servizio comprendeva solo numeri telefonici fissi poi, dal 2018, è stato possibile inserire anche i numeri di cellulare. Inserendo inoltre il proprio indirizzo ci si ripara anche dal ricevere pubblicità cartacea. L’iscrizione al registro comporta ha effetto retroattivo, nel senso che annulla i consensi sulla pubblicità dati in precedenza. Le uniche telefonate che non si possono evitare sono quelle dai gestori delle proprie utenze.
Come si aderisce al Registro delle opposizioni
L’iscrizione è molto semplice e può avvenire in tre modalità: web, telefono ed email:
- Sulla pagina del sito web del Registro delle opposizioni dedicata al cittadino è disponibile, a partire dal tasto Iscriviti, un percorso che guida l’utente in tutti i passaggi necessari.
- Immediatamente dopo possiamo leggere che al telefono le istruzioni sono date da un risponditore automatico ma in caso di difficoltà la chiamata sarà deviata a un operatore umano.
- Seguono le indicazioni da seguire per l’iscrizione tramite email che avviene allegando al messaggio l’apposito modulo debitamente compilato.
Le disposizioni del 2018 consentono inoltre di inserire fino a cinque numeri di telefono fissi e di cellulare; di aggiungere o eliminare, in un secondo momento, le autorizzazioni concesse in precedenza. E’ possibile cancellarsi dal registro in qualunque momento, in caso contrario l’iscrizione è permanente.
Le lamentele degli utenti
Le aziende che offrono servizi di telemarketing, dal canto loro, sono tenute a consultare gli elenchi del Registro prima di avviare le loro campagne. Il sito web del Registro ha anche una sezione dedicata a loro. E’ importante che le aziende si iscrivano per non incorrere nelle sanzioni previste in materia di trattamento dei dati personali (possono arrivare fino a 20 milioni di euro). Secondo l’Unione Nazionale Consumatori la vita degli iscritti al Registro non sembra molto migliorata. I dati raccolti dall’Associazione infatti dicono che il 57,5% degli iscritti al servizio continua a ricevere le telefonate anche se in numero inferiore, il 37,2% non ne riceve più mentre il 5,3% non ha notato alcuna differenza.
Il 30% dei reclami ricevuti dall’Associazione riguarda le compagnie telefoniche; nel 29,2% dei casi le telefonate arrivano da società di luce e gas. In vista dei rincari previsti in bolletta, infatti, le società di servizi energetici approfittano della contingenza per fare il pieno di clienti. Il 25% delle telefonate ricevute proviene, infine, da società di trading. Non sono rari i casi in cui, inoltre, le aziende che telefonano si presentano sotto falso nome: i nomi più utilizzati sono TIM e Amazon.
Il dossier raccolto dall’Unione Nazionale Consumatori è stato inviato all’Antitrust e al Garante della Privacy perché siano accertate le responsabilità e comminate eventuali sanzioni.
In copertina foto di snehaltechnotery da Pixabay