La questione più urgente e più importante è che nel momento in cui si stabiliscono criteri nazionali occorre assolutamente garantire certezza di risorse
La Conferenza delle Regioni denuncia una situazione di ”grave disagio sociale presente nel Paese di fronte alla mancata copertura dei fabbisogni relativi agli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013, che sta comportando in molte Regioni il blocco delle autorizzazioni”. La Conferenza delle Regioni che oggi è stata presieduta dalla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ascoltato una relazione dell’assessore della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, (che coordina gli assessori al lavoro per la Conferenza delle Regioni). Nel corso del dibattito sono state affrontate tre questioni vitali per la situazione attuale e il futuro degli ammortizzatori sociali in deroga: le risorse assegnate per il 2013; i nuovi criteri per l’accesso; il fabbisogno 2014. Rispetto alle risorse finora assegnate per l’anno 2013 le Regioni hanno espresso forte preoccupazione e insoddisfazione: ”il Governo – hanno spiegato la Presidente Catiuscia Marini e l’Assessore Gianfranco Simoncini – ha preannunciato per il 2013 un solo stanziamento aggiuntivo pari a 330 milioni, senza peraltro indicare tempi e modalita’. Si tratta di risorse assolutamente insufficienti che non coprono il fabbisogno, basti considerare che la stima per la copertura integrale varia in un range che va da 800 milioni a un miliardo di euro”. Quanto alla bozza di decreto relativa alla introduzione dei criteri di accesso per il 2014, tema che sara’ affrontato compiutamente nella prossima Conferenza delle Regioni, ”nutriamo più di una perplessita’ soprattutto per quello che riguarda la restrizione della platea dei lavoratori interessati, gli interventi ammissibili e gli aspetti organizzativi dei procedimenti autorizzatori. La questione piu’ urgente e piu’ importante – hanno aggiunto Marini e Simoncini – e’ che nel momento in cui si stabiliscono criteri nazionali occorre assolutamente garantire certezza di risorse, a partire dal 2014, per evitare una ”lotteria’ degli ammortizzatori sociali”. Inoltre Simoncini ha richiamato anche un aspetto specifico: ”nella Legge di stabilita’ 2014 per i contratti di solidarieta’ di tipo B viene previsto uno stanziamento pari a 40 milioni di euro per il 2014, che risulta inferiore rispetto a quanto disposto per il 2013, mentre non viene rifinanziata l’elevazione dell’integrazione dal 60% all’80% per i contratti di solidarieta’ di cui alla L.863/1994 e l’iscrizione alle liste di mobilita’ ex legge 236/93”. ”La Conferenza delle Regioni – ha concluso Catiuscia Marini – ritiene non sostenibile l’attuale sistema degli ammortizzatori sociali in deroga e chiede una riforma in chiave universalistica, al fine di garantire una uguale copertura a tutti i lavoratori”.