Si è tenuta presso l’Aula Magna del Campus di Lecco, la giornata di presentazione dello stato di avanzamento dei 4 progetti di ricerca ricompresi nell’ambito dell’Accordo Quadro Regione Lombardia – Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) del 2015.
I lavori si sono aperti con i saluti di Fabrizio Sala, Vicepresidente e Assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia che ha voluto sottolineare l’importanza di tale legame: “L’accordo con Cnr è il sistema grazie al quale possiamo sviluppare ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Regione Lombardia, come sempre, punta sulla collaborazione tra enti, istituzioni e Università per creare competitività e generare Pil“.
Cnr e Regione Lombardia: il bando su ricerca e innovazione
Sviluppare la ricerca scientifica in Lombardia e generare nuovi posti di lavoro: gli obiettivi sono chiari e Regione Lombardia vuole continuare a puntare su ricerca e innovazione con un bando ad hoc. “Lanceremo a breve un bando – ha proseguito il vice presidente Sala – che vedrà un contributo minimo di 5 milioni a progetto per finanziare progetti di ricerca e innovazione, con le Università poste al centro del progetto grazie all’interazione con le imprese. Sarà la manovra più importante in materia di ricerca e innovazione“.
Cnr e Regione Lombardia: il ruolo delle academy regionali
I giovani e il futuro della ricerca. Regione Lombardia sta per varare il progetto delle Academy regionali, “uno strumento – spiega Fabrizio Sala – che sarà in grado di far lavorare assieme Università, imprese,associazioni di categoria su grandi temi di interesse ai fini di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Uno spazio virtuale-prosegue il vice presidente – coordinato proprio dalle Università e dai centri di ricerca“.
Cnr e Regione Lombardia: valorizzare un’eccellenza nella ricerca italiana
Massimo Inguscio, Presidente del Cnr: “L’accordo con Regione Lombardia ha avuto risultati ottimi. Gli istituti Cnr coinvolti, grazie al cofinanziamento di Regione, hanno potuto potenziare le proprie infrastrutture di ricerca, sviluppando ricerche fortemente multidisciplinari in settori importantissimi: dalla sicurezza dei prodotti alimentari, allo sviluppo di tecnologie innovative ed efficienti per la costruzione di edifici Smart e resilienti, al recupero di materie prime in un’ottica di economia circolare, alla salute. L’impatto in termini di innovazione è testimoniato dalle numerose collaborazioni con le imprese che, grazie ai progetti sviluppati e realizzati nell’ambito dell’accordo, sono state attivate e consolidate. I progetti hanno consentito di formare e di coinvolgere giovani ricercatrici e ricercatori, di sviluppare una rete di infrastrutture a sostegno dello sviluppo economico del territorio, di rafforzare le collaborazioni scientifiche con università e istituzioni italiane e straniere. In tal senso il contributo di Regione ha funzionato da volano per poter accedere ad ulteriori risorse derivanti dalla partecipazione a progetti nazionali ma soprattutto europei”.